s/t – Le Rose

Giulia Gasparato Album, Recensioni Lascia un commento

Andrea e Flavio, Le Rose, si erano presentati nel 2009 con un singolo 7” ed ora giungono finalmente alla prova discografica vera e propria. Una cosa si poteva chiaramente intuire dall’esordio e trova in questo album una decisa conferma: queste Rose le amerete o le odierete, senza equilibri di mezzo, ma di sicuro non potrete fare a meno di prenderle in considerazione, così chiassose e fluorescenti come sono.
Uno stile quantomeno barocco, un respiro decisamente 80’s in bilico tra il più sfacciato synth pop e la canzone d’autore presa alla leggera. Anche le voci sono fuori dagli standard: lei, un po’ Ruggiero e un po’ La Roux, si estende al massimo e, seppure a tratti forse stride, sorprende quando doma la propria voce al servizio di brani più morbidi come Entusiasmo o Storia di Ragazzi. Lui, meno eccessivo, si presta con uguale entusiasmo a ballate e a pezzi plastici da Discoring.
Le Rose hanno costruito un progetto fatto di canzoni ma anche di stile, abiti e colori. I loro brani sono immediati, i testi essenziali, quotidiani, fatti di dettagli assolutamente normali. L’insolito duo ha confezionato un album sopra le righe pur nella propria semplicità, sulle tracce di quell’electropop che tutto sommato gli italiani hanno sempre saputo far bene (better, per scomodare la Ciccone). Nonostante gli eccessi, Le Rose convincono quasi sempre, dalla cassa martellante di Monica Vitti allo sfrenato barocco di Schumann, superano la prova d’esordio senza subire troppe ammaccature. Ben legati ad un immaginario preciso, riusciranno a far parlare di sé e, ci auguriamo, a trovare la formula perfetta per proseguire in questa strada così sfacciatamente pop slegandosi un po’ dal passato che li ha ispirati.