Guardare alle cose con lo sguardo di un bambino significa concedersi l’occasione di guardarle come fosse la prima volta. Concedersi lo stupore, riassaporare la purezza di un sussulto che sia d’animo e non di preconcetto: concedersi, da adulti, vestiti d’esperienza e tempo trascorso, di sfiorare gli accadimenti, i grumi del …
Leggi tuttoRoberta Molteni
Nessuna idea preconcetta: intervista a Cristian Volpi (Vanderlei)
Come sentirsi di vetro tra correnti troppo solide. Essere dell’accanto, dell’altrove, di quel luogo-limbo in cui ci si consuma la carne a forza di sogni, tentativi, coerenze, apnee. Osare un ritratto al difetto, alla lacuna del respiro, all’eccesso di un qualsiasi amore, foss’anche amore per se stessi. Essere e osare. …
Leggi tuttoL’inesatto – Vanderlei
Fenomenologia del livido, di quanto è ferita, rifugio, smarrimento, nudità, scandalo di troppa (troppo poca) luce. Lo spazio è dei sensi, il sentire è aria, l’aria è la ragione, regione di orizzonti, abbagli, visione, radici, urgenza di ripartire. Aria: morsicata dalla paura, sputata in alto dal sogno, stuzzicata dagli appetiti …
Leggi tuttoEdda in orbita
Una voce che ti suona le vertebre. Una voce che è vista, udito e tatto. Voce pellicola, che indovina la luce e la traduce in forme sensibili, macchiate d’asfalto, di un quotidiano che morde la poesia fino a denudarla, quasi a snaturarne le fattezze. Eppure poesia rimane. La poesia degli …
Leggi tuttoChi ti nutre veramente: Perturbazione@Carroponte (Sesto S.Giovanni, MI) 28/07/10
Mercoledì 28 luglio 2010. Piove a macchie, furtivamente. Di una sera di gocce sporadiche e cuori aperti. Di una sera di vento leggero ed emozioni fortissime, di energie che si mischiano e rinascono nuove, un poco più pulite, un poco più vere. Un’ora di musica, una soltanto, e risciacquarsi il …
Leggi tuttoDissolution – Paolo Benvegnù
Delle ricordanze. Dell’entropia generata dall’incontro, disordine di stomaci e impatto al suolo. Della dissoluzione della forma in liquido di china, inchiostro sanguigno, sostanza di voce rotta, enorme, spaccata in battito, vera come la sete, come un abbraccio che si protrae oltre la parentesi delle braccia. Del lessico delle pulsioni, delle …
Leggi tuttos/t – Le gros ballon
Trentadue minuti e ventidue secondi di distacco. Distacco dal suolo, dal solito, dai chiaroscuri che non osano impadronirsi delle sfumature. Distacco dal rumore, dalle mareggiate di caos che sospingono i giorni in pugno alle sera prima che la sera sia pronta ad aprir loro le braccia. Un volo concepito a …
Leggi tuttoAndrea Carboni – La terapia dei sogni
“Dimmi il sapore che ha provare a spiegare il sapore che ha” (La terapia dei sogni). Agrodolce, notturno, dal retrogusto di terra: questo il sapore che invischia il palato passando attraverso La terapia dei sogni. Caffè amaro e liquore nero, tabacco non fumato, cenere: sapore di cose passate al setaccio …
Leggi tuttoUna risata ci seppellirà – Guignol
“Ché l’essere cucinato non è triste, triste è il pensare d’esser cucinato” (Guido Gozzano, La Differenza). Non è gesto di conforto, Una risata ci seppellirà. Se cercate sollievo, argini di fuga, tepori primaverili, non è qui che dovete posarvi. Non è luogo di benedizioni, questa regione d’afa e voli davvero …
Leggi tuttoWhite Lines – Margareth
Scorre il Tamigi lungo i canali della Serenissima. È bruma d’oltremanica quella che tinge d’albe concentriche questo White Lines di maree e terra fermissima. Un vagabondare acustico, dolente, pacato, intriso di una particolarissima dolcezza: ogni traccia orma discreta di un comporre e dire musica essenziale, alternativo per misura e arrendevolezza …
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