Raccogliendo e facendo proprio il fascino dei confini, L’uomo di vetro, giovane formazione umbra, elabora il suo concept artistico gravitando attorno ad un post rock strumentale e climatico, inconsapevolmente elegante e dai colori piuttosto oscuri. Dilatazioni sonore in odor di metereopatie di scuola Mogwai, ma anche una sensibilità per i …
Leggi tuttoCerte storie non si chiudono: intervista a Emidio Clementi (Massimo Volume)
“Il peso,/ il peso che portiamo/ è amore” (A. Ginsberg, Canzone). Le storie possono finire. E così era sembrato per un gruppo come i Massimo Volume. Un inizio, intorno al 1992 se consideriamo quel demotape che aprì il corso a quattro dischi indimenticabili, una scena segnata con la classe dell’originalità, …
Leggi tuttoEfterkids ovvero gli Efterklang e i bimbi di tutto il mondo per l’educazione musicale nelle scuole: intervista a asmus Stolberg
In casa Efterklang nasce un progetto del tutto innovativo, del tutto disinteressato. Un progetto che non punta ad un ritorno immediato nei confronti della band danese in termini di soldi o fama, bensì un progetto che nasce attraverso la sola sensibilità di musicisti, di persone, di amanti dell’universo fantastico che …
Leggi tuttoLa dualità nello stile di vita di un musicista: intervista ai Doppia Personalità
Non si può parlare sempre di rock impegnato. Ogni tanto si deve ricordare che il rock appartiene anche alla cosiddetta musica leggera. A volte si ha bisogno di qualcosa che semplicemente porti il tempo mescolando funky, rock e pop nella dose giusta, distraendoci dal mare di melma che ci inonda …
Leggi tuttoIl rock galleggiante che si autoproduce: intervista a Matteo Casadei (Blastema)
Sono anni che ascolto rock band italiane emergenti, le ho sempre tutte trovate ancorate agli stessi stilemi classici stagnanti e afferenti ai soliti nomi del vecchio rock italiano da mainstream. Poi è arrivato in redazione Pensieri illuminati. Undici tracce tutte perfette nella loro struttura canzone, le cosidette canzoni che funzionano. …
Leggi tuttoLa coerenza non è per i deboli: intervista a Pasquale Pezzillo (JoyCut)
Esercitare il dubbio. Imperativo categorico di un modus vivendi che non si ferma alle regole assolute, ma le scardina investendo tutto. La sfera della sensibilità e della concretezza. I JoyCut si ascoltano, non si fermano ai programmi definiti. Si prendono del tempo, decidendo, mettendo in discussione i passi. L’uscita di …
Leggi tuttoLa dolce timidezza della melodia: intervista agli Edwood
Gli Edwood sono una band di cui la nostra Italia dovrebbe andare fiera. Un gruppo umile, di musicisti capaci ed ispirati, metodici e professionali. Il loro suono contemporaneo strizza l’occhio all’eleganza del passato catapultandola tra distorsioni ed elettronica. A cavallo tra il pop ed il rock più moderno, gli Edwood …
Leggi tuttoNessuna idea preconcetta: intervista a Cristian Volpi (Vanderlei)
Come sentirsi di vetro tra correnti troppo solide. Essere dell’accanto, dell’altrove, di quel luogo-limbo in cui ci si consuma la carne a forza di sogni, tentativi, coerenze, apnee. Osare un ritratto al difetto, alla lacuna del respiro, all’eccesso di un qualsiasi amore, foss’anche amore per se stessi. Essere e osare. …
Leggi tuttoLa mia musica è qualcosa di scarno, acquerellato: intervista ad Andrea Cherchi (Was)
Da un po’ di tempo la Canebagnato Records si distingue per le sue produzioni che non passano certo inosservate. Non poteva essere altrimenti con l’abum di Was, al secolo Andrea Cherchi, ventitreenne cantautore cagliaritano che ha da poco pubblicato il suo album d’esordio, After Dinner. L’etichetta milanese l’ha incluso nella …
Leggi tuttoIl vuoto, profondamente: intervista a Lele Battista
Il vuoto come occasione di immersione nel silenzio delle zone remote dell’anima. Il vuoto come negazione della velocità famelica di un tempo rumoroso nel suo scorrere inutile. Il vuoto si riempie, con la lentezza conquistata. Profondità e leggerezza, connubio raro per un genere troppo spesso consumato e logorato dalla mediocrità …
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