Minuto dopo minuto. Di cosa è fatta la notte? Di visioni, di assenza di cielo e di terraferma. Di parole e di ricordi, di suoni impercettibili, di ascolti nella memoria. Non esiste nessuna certezza, nessuna vera convinzione. Esistono reali fantasie, consapevoli dolori, amori assoluti.
Dopo una lunga attesa ritorna Paolo Benvegnù (con gli immancabili Luca Baldini, Guglielmo Ridolfo Gagliano e Andrea Franchi) con un nuovo ep: 14-19. Cinque tracce come cinque sensi. Totalmente messi alla prova, innalzati. Portati agli estremi, sublimati.
Aspettando l’uscita del disco, Le Labbra, questo ep anticipa pienamente il totale e voluto smarrimento. Promette corse perdifiato fuori dal cancello.
Ritrovare le parole, quando il silenzio non basta o vuole essere toccato.
Partire da se stessi come uno sguardo in fondo al petto. Perché da notti disperate nasce la saggezza delle albe.
La Distanza, primo singolo e unico brano che verrà riproposto anche nel disco Le Labbra.
Il dolore non ha radici, è vero. Ma ha Parole a tamponare o ad alimentare. Di carne e sangue.
Su una melodia che si appropria dello spazio, che si aggrappa agli occhi. “Tu da me non avrai che l’assenza…” Non esiste, l’assenza, se un ricordo sbrana le ore, ti inchioda, ti succhia Parole e note dalle dita. Mai niente è stato così presente, mai niente così provato ed estraneo.
Hungry Thirsty è un occhio, una ribellione vestita di calma. Un brano insolito, ben strutturato. La parte finale è impeccabile. “Tu vuoi la verità, la novità. La novità, la Verità fa male…” come dire che siamo affamati e assetati, che siamo vittime delle nostre vittime. Che parliamo di verità, ma ci importa solo della novità. Benvegnù dimostra la sua classe nella critica così come nei sentimenti.
Nel Silenzio, tutto si riassume in una semplice frase immensa di poesia e immersa nella poesia: “Ti proteggerò restando lontano. Nel silenzio.” Un amore non finisce. Non finisce un tormento. Si parla di Amore incondizionato, di tutto ciò che non può avere conclusione. Attendere senza mai rinunciare. Cercarsi, guardare senza rompere l’incanto. Innalzare la grazia inconsapevoli di farne parte. L’assenza fa da specchio al desiderio, lo raddoppia. Il silenzio è il fluido e la placenta dell’emozione e della dedizione. Un brano di un’armonia pari a se stesso.
Cosa sono le nuvole, rivisitazione di un brano del 1968 di Pasolini e Modugno. “Ma queste sono Parole… e non ho mai sentito che un cuore, un cuore affranto si cura con l’udito.”. Passione incontaminata, rabbia di occhi lucidi e di labbra nude. Mancanza di respiri e di pelle. Pesi alle caviglie di chilometri. Un vento a cui affidare sentimenti pregandolo di raggiungere l’altra parte dell’orizzonte. Che imprigiona e permette i sogni.
Benvegnù in questo brano tira fuori una voce graffiata di incosciente sensualità.
Lo spazio irregolare. Cercare quell’ Amore che è al centro di tutto. Cercarlo tra tende di giorni passati, che oscurano, che scrutano. Che rompono addosso come pianti. Parole stanche e feconde, che puntano e volano incontro, che saltano in abbracci. Parole lisce su musica di miele rosso, come volti di bambini.
Un brano che nasconde al centro echi di caverne di cuori che ancora aspettano l’Amore assoluto. Lo trovano. Lo custodiscono per liberarlo.
Benvegnù riesce a rendere reale, ascoltabile, comprensibile, il linguaggio delle mani e degli occhi.
Quello che è qui, che non sappiamo dire. Ma che scopriamo di possedere ascoltando i suoi brani.
Trasmuta in altre dimensioni ogni percezione.
Cinque brani di irreale oggettività, che battono le ali con naturalezza e creano spirali intorno al corpo, che chiamerò brividi per definire un gioco di piccole dita sulla schiena.
Ora, Rimangono solo Le Labbra.
Credits
Label: La Pioggia Dischi/Venus – 2007
Line-up: Paolo Benvegnù – Luca Baldini – Guglielmo Ridolfo Gagliano – Andrea Franchi
Tracklist:
- La distanza
- Hungry Thirsty
- Nel silenzio
- Cosa sono le nuvole
- Lo spazio irregolare
Links:Sito Ufficiale,MySpace
Nel silenzio…
… aspettavo questo ep…
Grazie per averlo raccontato a fior di cuore
Non una recensione, ma poesia su poesia.
L’Arte di Parole e Parole e Musica fuse.
La percezione di questi brani è respirabile.
Lucy li ha vissuti veramente e ce ne regala una presentazione sublime.
Musica ascoltata con gli occhi.
Grazie.