E’ strano come la musica sia un qualcosa di soggettivo. A volte qualcuno reputa un certo disco o un certo artista interessante e qualcun altro lo reputa un bluff. Per i suoni è la stessa cosa, alcuni reputano determinate sonorità eccitanti e altri noiose. Forse vale lo stesso discorso anche per l’esigenza e i motivi che spingono a fare musica.
Mi è capitato fra le mani un disco stupendo che nelle intenzioni degli autori vuole essere un inno alla pace e all’amore. Beh, è davvero strano perché a me dà da pensare alla malinconia e alla gioia, alla tristezza e alla serenità, alla mancanza e alla vita che continua.
Il disco è L’Hymne à l’amour del Richard Galliano Quartet con la partecipazione di Gary Burton al vibrafono.
Un disco di sola musica e non musica qualsiasi, ma quella che ha il sapore dolce della passione ma anche delle lacrime… il tango! Un disco particolare, dove le melodie di fisarmonica di Galliano creano il tappeto adeguato per i delicati “a soli” metallici dello strumento a placche di Burton, dove il desiderio di suonare insieme si realizza con calore e colore.
Mentre lo ascoltavo non ho potuto fare a meno di pensare all’odore del mare, al freddo pungente delle spiagge d’inverno. Eppure basta poco, un cambio di ritmo, uno svisato inaspettato, per proiettarmi con la mente ad atmosfere sensuali, calde, a volte passionali nell’eccezione più corporale del termine.
Milonga is coming è solo uno dei cinque Tango di Astor Piazzola presenti in questa raccolta di dieci piccoli gioielli di delicatezza, ma è quello in cui più si sente la trasformazione della malinconia in voglia di ricominciare. Pennellate di colori pastello spesso velate di dolce tristezza, per cullare i nostri momenti di calma piatta.
E così, passando per la falsa allegria di Triufal, ecco arrivare il brano che dà il nome al disco. Una creazione della mai dimenticata Edith Piaf in cui nessuno dei loro strumenti fa la parte del leone ma si integrano alla perfezione, in un crescendo di note e sogni di lontananza.
Un turbinio di note e velature, quasi un miscuglio di musica, luce e ombre, che ci portano dalle commistioni di jazz e tango al walzer fino alla musica della Sinfonia in RE Min di J.S.Bach.
Io l’ascoltavo, mentre ero al lavoro, e pensavo a scene di amanti solitari in cammino per strade che guardano verso il mare. A monelli che corrono in vicoli assolati, ignari del tempo che passa anche per loro, a donne in lunghi abiti scuri che salivano lente le scale dei viottoli di qualche paese al di là dell’oceano lontano.
Sono queste le immagini che mi hanno evocato queste musiche, questi arpeggi. Ben lontane dalle atmosfere cercate dai due artisti.
Ma la musica è soggettività.
Cinque composizioni di Astor Piazzola, una di J.S.Bach, una di Bill Evans e via così, fra Piaf & Monnot, Boulanger e l’ultima…L’ultima è il colpo di grazia.
Se sulle note de Il Postino del maestro Bachalov non vi torna in mente il triste, ultimo, malinconico sorriso di Massimo Troisi nell’omonimo film, beh… Beh, allora non siete vivi.
Credits
Label: CAMJazz – 2006
Line-up: Richard Galliano (Fisarmonica) – Gary Burton (Vibrafono) – Gorge Mraz (Basso) – Clarence Penn (Batteria)
Tracklist:
- Milonga is coming (Astor Piazzola)
- Triunfal (Astor Piazzolla)
- L’himne a l’amour (E. Piaf & M. Monnot)
- Sinfonia in RE Min (J. S. Bach)
- Soledad (Astor Piazzola)
- Para Jobim (Richard Galliano)
- Operation tango (Astor Piazzola)
- Romance del diablo (Astor Piazzola)
- Waltz for Debby (B. Evans)
- Il postino (Luis Bachalov)
Complimenti, sinceri
In lost highways abbiamo anche un esperto di jazz.
Bella rece! Pietra sopra! 😉
Mi hai emozionata davvero! Bravo
Allora sono “buona” anche io…vedi alle volte frequentare un’ignorante musicale come me non ti fa male…
te lo avevo detto che era carino….beh adesso devi ascoltare Chung king….il cd che acquistai quella sera di risate…
…Ma soprattutto quando…ti farò ascoltare Oren Lavie…li si che mi ringrazierai…
cavoli…certe volte mi sento come una scopritrice di talenti…hahahahah
io ke ho imparato da te alcune Basi del mestiere….
però…ja la musika ke autonomamente ascolto…devi dirlo è kekakki…