Questo è un live report post-datato perché ci sono emozioni forti ed intense che vanno metabolizzate…coscientizzate.Bisogna ascoltarle quando sono diventate flusso, hanno perso corpo e sono effluvi di ricordi mai sopiti. Una notte da ricordare. Tra le mura di un ex bagno turco, di un ex bordello… c’è un’eroina rock che canta di lacerazioni di amori lisergici. Noi tra cuscini di seta ci inebriamo della voce angelica di Ale dei Pitch, accompagnata dal suo basso che rimbalza. La chitarra che sa di dieci anni di indie-rock… quella di Luca, emana note che sono frammenti di vetro nell’aria.
Non c’è la batteria ma l’atmosfera si riscalda perché siamo davanti a più di dieci anni di carriera rock made in Italy con grande attitudine live. Si susseguono i brani dell’ultimo capolavoro A violent dinner dei Pitch, da Make up your eyes a Girl insane… sono luci elettriche di ricordi soffusi, sono ferite mai rimarginate come No more kisses e A violent dinner… Alessandra canta provando le stesse emozioni di quando le ha scritte… sono tagli, sono violenze vestite di drum machine ed il rock si contiene per esplodere nel canto inglese di colei che fu sedotta all’Italiano dal signor Agnelli. Si! questa notte noi di LostHighways siamo davanti ad uno spettacolo di pura bellezza, dove tutto è vetro che si spacca sotto la passione del rock che non ha tempo. I Pitch convincono anche senza batteria perché c’è classe, c’è stile, c’è sensualità sonica. Un’immagine resta. Un suono resta. Una donna con un basso e il suo sguardo basso. Un uomo alto e le sue note alte di chitarra. Nella stanza dove non ci sono finestre il suono emerge come bolle d’aria compressa. Poco più di un’ora e questa musica è già ricordo che si attacca all’anima. Basta poco per sentirsi vivi: un light Pitch set al Mutiny Republic di Napoli e si ricomincerà a respirare dopo un amore dilaniato.