Il gruppo dei Tiromancino nasce nel 1989. Anima della band è Federico Zampaglione .
La musica dei Tiromancino, sin dall’inizio, cerca di unire la ricercatezza della forma testuale con sonorità rivoluzionarie.
Il primo lavoro rilevante è Alone Alieno (1995) in cui prende forma quella che sarà la peculiarità del gruppo, rappresentata da sonorità fatte di chitarre acustiche in primo piano, chitarre inebrianti che danno vita ad una musica calda e sinuosa.
Sarà l’album La Descrizione Di Un Attimo (2000) a portare fama alla band di Roma, grazie anche al fatto che Ferzan Ozpetek inserirà la loro Due Destini come brano portante della colonna sonora del suo film Le Fate Ignoranti. L’album è, inoltre, un lavoro fatto di testi diretti e musicalità molto morbide, proprio questo connubio lo porterà ad arrivare al grande pubblico. Questo lavoro, ad un primo ascolto, può sembrare un disco superficiale, forse perché in questi anni caotici l’amore può sembrare talvolta frivolo, ma l’amore cantato nel singolo La Descizione Di Un Attimo o in Due Destini è un sentimento delicato fatto di immagini che sembrano disegnate su una tela, che ricordano molto lo stile di Battisti. Anche Roma Di Notte è un bell’ acquerello di ciò che può regalare una città a chi l’ascolta di notte, ed è davvero come se lo sentissi quell’ odore dell’asfalto che ti fa riconoscere una strada in mezzo a mille altre.
Nel 2002 esce In Continuo Movimento, della formazione originale troviamo solo Federico Zampaglione. In quest’album si denota una crescita musicale che unisce al sound acustico musicalità elettroniche con forti connotazioni psichedeliche. Il singolo che trascina l’intero lavoro è, senza dubbio, Per Me E’ Importante fatto di chitarre acustiche che danno, ancor di più alle parole, il senso di nostalgia che accompagna alcuni nostri viaggi. In I Giorni Migliori la musica è più elettronica come a sottolineare le parole “aiutami a ritrovare l’interesse per le piccole cose (…) perché sono le sfumature a dare vita ai colori”. Parole semplici, ma a volte è la semplicità il concetto più difficile da esprimere.
Nel 2004 esce Illusioni Parallele. In quest’album, come nei precedenti, l’amore è il tema centrale dei testi anche se, a differenza degli altri lavori, sono le incomunicabilità e il continuo sfuggirsi a fare da tema portante. L’amore fatto di indecisioni e di emozioni che vivono vite parallele. E’ un lavoro fatto di nuove collaborazioni, un lavoro in cui i Tiromancino si discostano dalle sonorità pop precedenti. Ai testi concorre Domenico Zampaglione, padre di Federico. In Esplode Zampaglione duetta con Manuel Agnelli, che suona anche la chitarra, mentre al violino elettrico troviamo Dario Ciffo, altro Afterhours, che apportano una spinta rock al brano. In Verso Nord è Nicole Pellicani, al suo debutto, a cantare con Federico e qui torna il tema, più volte toccato, del viaggio, dell’andare via per poi di nuovo trovarsi.
L’ultimo album L’alba Di Domani ( 2007 ) si discosta da tutti i precedenti lavori. Un album meno pop, un album che si allontana dalle regole del business discografico. A pezzi elettronici, come Angoli Di Cielo, si avvicendano musiche dalle tinte blues come in Stop Making Numbers, cantato in inglese, e in Poveri Uomini, mentre in Alba Di Domani ritornano le musicalità dei primi album del gruppo.
E, dopo questa full immersion nei lavori dei Tiromancino, mi ritrovo al Rolling Stone di Milano a sperimentare la band dal vivo. L’acustica al Rolling Stone non è delle migliori si sa, ma il concerto è ugualmente ben riuscito. E’ la prima volta che li vedo dal vivo e non mi aspettavo di certo i riff di chitarra elettrica che Zampaglione ci propone quasi per tutto il live. Certo non mi trovo davanti un frontman, ma Federico riesce a interagire col suo pubblico con la stessa semplicità con cui le sue canzoni arrivano alla gente. C’è gioia sul palco e sotto il palco a dispetto della nostalgia che viene cantata. Gli occhi diventano lucidi solo con Per Me E’ Importante che credo dal vivo sia sublime. Bellissimo anche il momento in cui Zampaglione e Pesce, soli sul palco, propongono Felicita’, cover di Dalla. Il finale inizia e termina con un coro di “TUTUTUTUTU” della Descrizione Di Un Attimo e ognuno vede, con infinita perfezione, la descrizione del suo attimo disegnata davanti ai suoi occhi dalle note dei Tiromancino e qui sono i miei gli occhi a diventare lucidi …“TUTUTUTUTU”.
Federico meritava questo live report/focus…brava Piera…a me è piaciuto tanto anche il suo Film e live è impeccabile!