Ogni volta che mi trovo davanti ad un nuovo disco, al lavoro di un giovane artista, un nome che magari quasi nessuno ancora conosce, mi sento un po’ intimorita e spero sempre di avvicinarmi con il maggior rispetto possibile. In fondo siamo due facce della stessa medaglia. Artista e “critico”: entrambi in attesa del giudizio di chi ci ascolta o ci legge, entrambi preoccupati di far arrivare il giusto messaggio a chi sta dall’altra parta, entrambi spesso colti dalla stessa, insopprimibile, voglia di esprimere il proprio mondo interiore. Parlare della musica che hai ascoltato ti permette di incanalare le tue emozioni che finiscono per trovare la propria eco in una nota, in un suono, in una voce. Le parole che usi per definire una canzone sono allo stesso tempo l’immagine del suono e il riflesso dei tuoi pensieri. Curiosa coincidenza… questo disco si chiama This is how I fell. Quello che sento, come mi sento? Sento una voce che non mi sarei aspettata di trovare: carezzevole, piena di sfumature, di colori diversi, profonda. Una voce che culla i pensieri, che li rende più leggeri anche grazie a pezzi molto spesso brevi, come Child oppure Giulia. Quattro minuti in due, piccoli frammenti di un discorso interiore, piccoli lampi di pensiero che non fai in tempo a realizzare, che restano sospesi nella dolcezza della chitarra. La voce di Tommaso Varisco al suo primo disco autoprodotto, realizzato in compagnia di un gruppo di amici. This i show I fell è un album che si ispira al folk, al cantautorato americano a quella musica per definizione intima, riflessiva, malinconica, anche se poi si apre con un pezzo che più che nostalgia esprime una gran energia. Lied si intitola questo pezzo che è ben scandito dalla presenza della batteria di Mattia. Quello che sento dunque è una musica a tratti semplice ed elementare, voce e chitarra, altre volte arricchita dalla presenza delle percussioni e di quei suoni che riproducono la natura come il mare di Iperborea, oppure la pioggia di This is how I fell e questo mi ha spinto ad una riflessione. Il suono della voce e della chitarra hanno la stessa naturalità del rumore della pioggia sui vetri, della risacca dell’onda e forse è proprio quello che mi piace in questo disco. Una musica senza fronzoli, semplice, immediata e che ti spinge a godere di 45 minuti di pace interiore. Una musica che come la pioggia ti induce a fermarti, ad ascoltare solo lei. È vero che la strada di Tommi è appena iniziata però inizia in maniera più che positiva.
Credits
Label: Autoprodotto – 2007
Line-up: Tommaso Varisco (voce, chitarra acustica e armonica)+Friends; Scritto, prodotto e arrangiato da Tommaso Varisco; Recorded & Mixed by Paolo Pregnolato (mr leichawocha) & Enrico Nordio (Magazzino Musicale)
Tracklist:
- Lied
- Child
- Giulia
- Sun & scars
- Iperborea
- Stay
- This is how i feel (instrumental)
- We & all our friends
- Melon song
- Indulgent
- Behind
- Road
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