A volte ti capitano tra le mani dischi che ti stupiscono, che t’innamorano fin dalle prime note, di cui senti che potrai difficilmente fare a meno. E’ la magia della musica, delle note e a compierla sono stati i This Harmony, un quartetto perugino che con il loro Leila Saida hanno creato un album fatto di pura bellezza. Nascono nel 2002 a Perugia. All’inizio sono un trio, ma nel giro di un anno si unisce a loro anche Laurence Cocchiara con il suo violino. Iniziano un’intensa attività live che li porterà a farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico sempre più numeroso. Nel maggio 2006 nasce l’album Leila Saida, ispirato alle letture di Kandinskij. Già dalla copertina ti accorgi che stai per entrare in un mondo fatato, fatto di sogni: una figura che dorme su un cuscino di libri ed una scritta, Leila Saida, ad augurarti buonanotte in una lingua che sa di paesi lontani, l’arabo, e This Harmony, un nome che fa da presagio a quello che ti aspetta. Come i quadri di Kandinskji, anche i brani dei This Harmony sono improvvisazioni/composizioni/impressioni. L’arte è una necessità interiore, non ha bisogno di titoli ad incatenarla. E la musica dei This Harmony non ha bisogno nemmeno di una voce umana per mettere in vibrazione l’anima di chi li ascolta, basta quella del violino. Introduzione 19: ci avvolge un azzurro malinconico mentre il cinguettio degli uccellini si fa da parte per lasciare il posto ad una chitarra acustica e ad un violino. Improvvisazione 13: esplosione di energia gialla. Il violino dialoga con la batteria mentre la chitarra e il basso seguono i loro discorsi senza disturbare troppo. Composizione 12: un cupo viola accompagna le note di un basso. La chitarra e il violino si fanno spazio in questo mare di tristezza in un crescendo che ti porta fuori dal buio. Improvvisazione 2/3: il rosso della passione dialoga con il bianco della tranquillità. Il violino ci accompagna con le sue variazioni ritmiche e sonore. Improvvisazione 11: partiamo con una chitarra di un blu cupo, ma immediatamente arrivano il violino e la batteria a portare ancora una volta il loro energetico giallo per finire in un mare di verde tranquillità. Impressione 15: un verde prato dove sdraiarsi, un azzurro cielo dove scrutare le nuvole e rimanere immobili. La malinconia che ti culla, spezzata da suoni che ti riportano ad un’atmosfera vagamente etnica, orientaleggiante e da energici dialoghi tra la chitarra e la batteria. Il tutto si scioglie col fruscio della pioggia e di passi che si allontanano. Improvvisazione 7: ancora giallo, arancio a dialogare con l’azzurro. Energia e malinconia, batteria, violino e chitarra a dettare i ritmi dell’anima. Impressione 16: rullata di batteria, energia rossa che si spande da tutte le parti. Poi arriva l’azzurro a trasformare il tutto in un denso viola. I colori si mischiano in un dialogo continuo tra gli strumenti e i sentimenti. Composizione 18: ancora suoni azzurri e blu che ti cullano, che ti portano altrove. Finche non arriva l’arancio incalzante della batteria e improvvisamente ti ritrovi in un vortice dal quale i This Harmony ti fanno entrare ed uscire di continuo alternando i loro suoni, i loro strumenti.
Non commetterò l’errore di intrappolare i This Harmony e questo album in un genere musicale. Leila Saida è il blu di un violino. Leila Saida è l’arancione di una batteria. Leila Saida è il viola di un basso. Leila Saida è una chitarra che sa essere a volte gialla e a volte azzurra. Leila Saida è un album che inizia con il cinguettio degli uccelli e finisce con un sussurro, lasciandoti sospeso tra sogno e realtà.
Credits
Label: Lizard Records – 2006
Line-up: Massimo Cervini (chitarra) – David Aberrà (basso) – Nicola Tarpani (batteria) – Laurence Cocchiara (violino)
Tracklist:
- Introduzione 19
- Improvvisazione 13
- Composizione 12
- Improvvisazione 2/3
- Improvvisazione 11
- Impressione 15
- Improvvisazione 7
- Impressione 16
- Composizione 18
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Solo chi sogna può scrivere una recensione così…grande Katia, come sempre!
disco e recensione incantevoli… grande katia! proposta interessantissima…