Carillons’65 – Onirica

Vladimiro Vacca EP/Self Released, Recensioni 1 commento

Poesia Onirica. Armonici pomeriggi. Passeggiate solitarie in traffico di gente. La consapevolezza di non avere l’anima in vendita. I campani Onirica propongono un post-rock italiano che è vento che scivola sotto le finestre. E’ architettura d’immagini che esplodono di luce soffusa. In punta di piedi brani come Terzo comandamento e Karlovo namesti mostrano una sostanza lirica da flusso di coscienza. Men3dorme è un equilibrio melodico di suoni che protendono ai Sigur Rós per poi flettere negli Explosions in the sky. Rugiada unica è rock ascensionale, dove testo e note sono un unico fiume di tempo, dove gocce di rugiada cangiano in lacrime. La strumentale Divinità è lo spettacolo del crepuscolo osservato davanti ad un mare d’inverno. Carillons’65 è un Ep che ti avvolge nel suo mood riflessivo e nostalgico superando i limiti di un’autoproduzione. Gli Onirica con gruppi come Titanium Exposè, Cielo di Bagdad, El-ghor, Lamia sono un movimento musicale sotterraneo che sta nascendo in Campania e in un futuro prossimo può senza esitazione competere con i mostri sacri del nord Europa.