In una delle tante serate piatte di quest’inverno, che non sembra inverno ma una primavera sporcata da qualche pioggia autunnale, capita di avere tra le mani un cd davvero particolare, dalla copertina sembra uno di quei cd che si usano dal pranoterapeuta per rilassare corpo e mente: il cielo azzurro sporcato da nuvole scure pronte ad esplodere in un temporale di suoni e luci, riflesse in uno specchio a forma di chitarra tenuta in mano da un’icona impressa al suolo; cinque figure in nero innalzati sull’orlo di un precipizio pronti a tuffarsi in un mondo di suoni che cercano ormai da un bel po’ aspettando il plauso di un pubblico più ampio per portarli con entusiasmo a far sempre meglio… hYdronica.
Gli hYdronica (band costituita da Antiniska Niri, Andrea De Falco, Ciro Niri, Davide Gambardella e Mario Fava) nascono nel 2004 come cover-band, ma adattata principalmente alla realizzazione di brani che andassero a pennello con la voce femminile di Antiniska, quindi da Alanis Morisette a Carmen Consoli passando per Elisa e continuando con i Queen, i Guns N’Roses. L’anno successivo s’immergono nella creazione di propri brani attraverso i quali indirizzare le numerosissime influenze musicali. Già nella primavera del 2005 infatti concretizzano un promo cd contenente due brani: Stira la mente labile e Forma nuova che li porta ad essere premiati come terzo posto al Lennon Festival di Catania.
Nell’autunno dello stesso anno prende forma Tempo Giusto, EP di sei brani. Sembra che abbiano centrato il bersaglio tanto che, all’inizio del 2006, la band suscita l’interesse di diverse etichette discografiche e a marzo dello stesso anno la VideoRadio offre alla band un contratto per la realizzazione di un full lenght album (immediatamente firmato). I due mesi successivi li passano in studio per registrare, missare e produrre il loro primo omonimo album hYdronica ovvero dieci brani di puro rock italiano.
I testi dei brani sembrano non essere mai banali; partendo da Buio e finendo con Vortice spunti letterari e racconti di argomenti vicini al quotidiano si amalgamo al loro talento e sicuramente può solo migliorare.
Ad un primo ascolto sembrano acerbi, si sente che c’è qualcosa che manca, forse l’esperienza.Tralasciando la registrazione che sicuramente non è tra le migliori, subito si intravede la natura del loro sound riconducibile alle elaborazioni strumentali uscite un po’ troppo da tutto il panorama pop rock. Se tale lavoro può sembrare un po’ piatto dal punto di vista dell’elaborazione musicale, risulta promettente l’esecuzione tecnica dei brani.
Musica ben scritta ed arrangiata in modo da far sperare in miglioramenti futuri; valida la voce solista di Antiniska. Una voce potente, bene utilizzata, forse un po’ troppo squillante.
Buio… la banale ricerca di canali radio su una vecchia radiolina, ormai obsoleta, apre e chiude le danze con un crescente e decrescente giro di assolo tra chitarre, basso e batteria spianando la strada alla calma apparente della voce di Antiniska, modulata in qualche punto, ma che squilla quando deve squillare e sussurra quando deve sussurrare, impreziosito da un pregevole assolo davvero niente male che caratterizza un po’ ogni loro brano.
Seguono più o meno sulla stessa linea d’onda, Tutto come me, Folle nostalgia, Stira la mente labile, per poi entrare in un Vortice di melodie armoniose che ti lasciano godere a pieno quei suoni e quelle note sporcate da un velo di malinconia.
In Mondi lontani l’arpeggio iniziale di chitarra sembra dar vita nuovamente ad un brano malinconico, ma non appena lo si pensa ecco che l’improvviso giro di basso sul quale si muovono le note di un assolo di chitarra fa tornare a battere il tempo in un sound particolare in cui si alternano alti e bassi.
Forza nuova, Anima Plastica, Fame Chimica si susseguono rapidamente e poi Respiro (Psaiko) chiude con uno swing particolare, piacevole da ascoltare soprattutto per le soluzioni.
A distanza di un anno dall’uscita del disco tre elementi della band (Ciro, Antiniska e Francesco) abbandonano il progetto per divergenze sia artistiche che personali (già Andrei De Falco era stato sostituito da Francesco Monopoli).
La nuova formazione è già in piedi; ma quale seguito avranno gl’hYdronika? Ai posteri l’ardua sentenza!
Credits
Label: VideoRadio- 2007
Line-up: Anyiniska Niri (voce e cori) – Mario Fava (chitarra solista) – Ciro Niri (chitarra ritmica) – Davide Gambardella (basso) – Andrei De Falco (batteria)
Tracklist:
- Buio
- Tutto come me
- Folle nostalgia
- Stira la mente labile
- Vortice
- Mondi lontani
- Forma nuova
- Anima plastica
- Fame chimica
- Respiro (Psaiko)
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Eh ya!