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Tragol de rova – Lucertolas

Like a storm on a sunday morningLamiere che si accatorciano su se stesse. Barrito di elefanti. Come la pelle screziata dei rettili il rock dei Lucertolas cambierà toni e atmosfere. E’ convulsione di chi sperimenta, di chi sevizia la chitarra per trovare il suono primordiale, il fuoco degli dei. Il blues dissonante che non lascia fiato. In Roulette il frastuono dell’inferno penetrerà il vostro stomaco e la voce si distorcerà come un bisturi che vi dilanierà le budella. Il coltello affonderà l’anima del dolente ascoltatore con il post-core incendiario di Partum. Quindi On rough sea: l’attesa, il mare calmo, la penombra del mattino prima della resurrezione della lucertola. Movenze alcoliche e sudate, schiaffi dissonanti e puro delirio in Miss ratched. Rock grezzo di impulsi noise, avvolti su stessi come serpenti nel fango, si alternerà ad atmosfere post-belliche, dove tutto sarà suono morente (da Tintinnio a Ops!). Non c’è speranza per chi cerca la melodia, questo è rock abrasivo. Giulio Favero del Teatro degli Orrori ha guidato le registrazioni di Tragol de rova, spingendo i Lucertolas ancora di più oltre le colonne d’Ercole del rock consueto. L’artwork del CD, prodotto dalla RobotRadio, è un digipack molto particolare, firmato Giovanni Donadini e Agnes Racecivute, dove le immagini sembrano nate dall’ascolto diretto del disco. I veneti Lucertolas battono la strada di gruppi come The Jesus Lizard, Shellac e Battle Of Mice ma con un’attitudine free-jazz veramente unica. Esperienza sonora per chi ama non avere certezze nell’ascolto, per chi esplora senza mappa.

Credits

Label: RobotRadio – 2007

Line-up: Christian Zandonella (guitar) – Federico Aggio (guitar bass, voice) – Daniele De Vecchi (drums).

Tracklist:

  1. Roulette
  2. Partum
  3. On Rough Sea
  4. Miss Ratched
  5. Tintinnio
  6. 6
  7. 7
  8. Ops!

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