La nostra rubrica in continuo movimento e alla scoperta dell’universo insolito ed incantato delle netlabel si sofferma questa settimana sull’affascinante catalogo Luvsound, label sita geograficamente tra New York e New Orleans, innamorata del suono e della produzione musicale nella sua accezione più squisitamente artistica e genuina, sempre alla ricerca di realtà radicali e innovative nel mondo dell’arte, ma soprattutto di realtà senza etichetta o preconfezionamento alcuno ed a volte completamente dissuase dal richiamare o pretendere qualsiasi “interesse critico” nei loro confronti. Nel mese passato arriva la produzione di questo Aauuttooppooiieessiiss, opera dell’artista e sperimentatore austriaco Arno Stenaicher, da sempre affascinato dal mondo della musica elettronica e dei tape-loop e da sempre interessato all’implementazione di teorie e modelli scientifici nella composizione musicale, sia a livello strutturale che “filosofico”. Il termine “autopoiesis” (propriamente correlato alla teoria dei cosiddetti sistemi autopoietici) vuol dire autocreazione, e riprende un concetto molto diffuso nell’ambito della biologia e della sociologia e su cui si basano buona parte dei sistemi viventi. Il riferimento è all’organizzazione “modulare” che molti processi in natura sviluppano, formando una “rete di regolazione”, ovvero un’organizzazione propria in cicli che si ripetono in maniera ricorsiva, portando il sistema stesso ad autodefinirsi, sostenersi e riprodursi (esempi in biologia ne sono la glicolisi, il processo di fotosintesi o le reazioni RNA autocatalitiche). Giocando su questi concetti e sulla possibilità dei processi ricorsivi di creare nuove dimensioni in maniera “spontanea”, nasce questo lavoro; un lavoro che fa un uso fondamentale in questo senso dei loop, sia di chitarre che di vari altri suoni campionati (battiti metallici, piccoli movimenti acustici, sgorgare d’acqua ed altri suoni, i più registrati in una fattoria nei pressi di Vienna nel corso del 1999) che danno l’idea di un’evoluzione automatica e spontanea proprio dei suoni usati. Ogni loop differisce e si sovrappone agli altri, per differente durata e punto di partenza e sembra evolversi senza soluzione di continuità. Il risultato è un magma straniante e magnetico che riesce a tenerti sino alla fine in uno stato diremmo quasi di trance. La straordinaria ricerca ed esperienza sonica di questo artista, fa riflettere su certi misteri più o meno metaforicamente legati a verità scientifiche, ma sicuramente resta un’esperienza singolare che aprirà più di qualche spazio dentro di noi. Le autostrade perdute non potevano fare a meno di passare da queste parti.
Credits
Label: Luvsound – 2008
Line-up: Arno Steinacher (electronics, guitar, machines, loops)
Tracklist:
- Aauuttooppooiieessiiss
Links:Sito Ufficiale,MySpace,Album Free Download
Aauuttooppooiieessiiss – Preview (5min)