Verranno i giorni dei Saturnalia in cui l’ordine sociale sarà sovvertito: gli schiavi derideranno i padroni. Madre, odo demoni gridare nella mia stanza. La mia religione è una maledizione che si chiama rock. Baby, questa notte lascerò che mi scaldino l’anima i gemelli dei bassifondi… The Gutter Twins. Mischierò e alternerò il whisky della voce di Greg Dulli allo scotch della voce di Mark Lanegan. Ogni singolo pezzo, ogni singola nota sarà ultimo respiro del rock dannato. Saranno brividi notturni. Saranno grida soffocate. “If you could hear me love I’d tell to you my story…” e in All Misery/Flowers la batteria segnerà i miei battiti stanchi. Tra l’uomo, Dio e l’amore ci sarà il blues sporcato di rock di Who Will Lead Us. In The Stations sarà l’inno all’impotenza di un’esistenza normale, alla condanna dei propri demoni interiori. Sapori e colori che sanno di fuoco. Ai limiti del deserto, nel vento di ieri cercheremo noi stessi in Seven Stories Underground, dove questa volta il folk puzzerà di alcol. Quindi ci sarà soul della notte in I was In love with you. Suoni vintage schizzati di ritmi elettronici per chi beve prima di andare a dormire. Un disco per chi fuma guardando il mondo standosene ai margini perché inadatto al volo. Questo disco è droga per addormentare le nostre paure nella notte di sempre. Per chi riconosce il rock!
Credits
Label: Subpop – 2008
Line-up: Greg Dulli (Vocals/Bass/Guitar/Mellotron/Drums) – Mark Lanegan (Vocals).
Tracklist:
- The stations
- God’s children
- All misery/flowers
- The body
- Idle hands
- Circle the fringes
- Who will lead us?
- Seven stories underground
- I was in love with you
- Bête noire
- Each to each
- Front street
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