Se penso a Pennywise mi viene in mente la figura poco rassicurante del clown-mangia-bambini del romanzo It di Stephen King. A pensarci bene, anche il gruppo di cui vi sto per parlare, che ha preso in prestito il nome proprio dal libro di King, non ha niente di rassicurante! Formati nel 1988 dal cantante Jim Lindberg, dal chitarrista Fletcher Dragge, dal bassista Jason Thirsk e da Byron McMackin alla batteria, i Pennywise registrano subito un paio di demo, ma è solo nel 1991 che firmano per la Epitaph e escono con l’album di debutto Pennywise: un album che rappresenta un vero inno contro tutto il mainstream, dalla politica alla musica grunge che spopola con MTV. Questo album rappresenta una sorta di rinascita per il punk californiano. Nel 1993 arriva Unknown Road, che vende diverse centinaia di migliaia di copie, motivo per cui le major iniziano a corteggiare la band, ma i Pennywise rimangono fedeli ai loro ideali e a chi ha puntato su di loro quando erano ancora sconosciuti. Nel 1995 pubblicano, sempre con la Epitaph, l’album About Time. Nel 1996 la band vede il tragico decesso del bassista Thirsk, evento che fa seriamente vacillare il gruppo, ma già nel 1997, dopo aver assoldato il bassista Randy Bradbury, si rialzano in piedi e pubblicano Full Circe. I lavori seguenti vedono i Pennywise crescere in modo continuo e costante, ma sempre rimanendo fedeli ai propri stili e ideali. Album come Land of the Free? del 2001 o From The Ashes del 2003 rappresentano chiaramente le idee politiche e personali della band: pezzi come F**k Autorithy diventano dei veri e propri inni contro gli Stati Uniti di Bush. L’ultimo album dei Pennywise è uscito il 25 marzo 2008: targato Epitaph in collaborazione con Myspace Records. L’album è stato messo in free download su MySpace per due settimane. “L’industria musicale sta cambiando”, ha dichiarato il frontman Jim Lindberg al Los Angeles Times, “Non sono il tipo che scarica canzoni e che le ascolta su apparecchiature elettroniche, ma molti lo fanno e questo è il nostro modo per avvicinarci a questo pubblico”.
Ammetto la mia ignoranza: ho sempre sentito parlare dei Pennywise, ma non li ho mai ascoltati con attenzione. Perciò ho preso Reason To Belive e mi ci sono avvicinata con la curiosità di una principiante, che non impazzisce per il punk-rock. Beh… che dire? Mi hanno convinta! Per una quarantina di minuti entri nel mondo dei Pennywise, fatto di chitarre veloci e batteria incalzante. Non sperare in un attimo di respiro: non l’avrai! Reason To Belive è un album tirato, veloce, pieno di energia. I temi trattati confermano la fedeltà alla linea dei Pennywise nell’impegno sociale e politico (già il fatto di aver messo in free download l’intero album ne è un esempio). I pezzi sono orecchiabili e ti entrano in testa al primo ascolto. Direi che mi hanno decisamente conquistata e se, viste le premesse, Reason To Belive ha avuto questo effetto su di me perché non potrebbe fare lo stesso anche su di voi?
Credits
Label: Epitaph Records – 2008
Line-up: Jim Lindberg (voce) – Fletcher Dragge (chitarra) – Randy Bradbury (basso) – Byron McMackin (batteria)
Tracklist:
- (Intro) As Long As We Can
- One Reason
- Faith And Hope
- Something To Live For
- All We Need
- The Western World
- We’ll Never Know
- Confusion
- Nothing To Lose
- It’s Not Enough To Believe
- You Get The Life You Choose
- Affliction
- Brag, Exaggerate & Lie
- Die For You
Links:MySpace
(Intro) As Long As We Can – Preview