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Gli sguardi rivolti verso l’alto come a cercare il cielo stellato oltre il tendone: Modena City Ramblers @ Casa della Musica (NA) 26/04/08

Il tour dei Modena City Ramblers passa da Napoli. Il loro ultimo concerto nella nostra città risale al 26 giugno del 2005. Da allora tante cose sono cambiate. La tappa alla Casa della Musica ha fatto sì che le due nuove voci, Elisabetta Betty Vezzani e Davide Dudu Moranti, potessero ricevere l’affetto e gli applausi del pubblico napoletano. Un pubblico numeroso: adolescenti accompagnati dai genitori, giovani e adulti. Tutti per vedere i Modena City Ramblers. C’è chi li vede per la prima volta e chi aggiunge la data a quelle precedenti. Per i Ramblers l’ultimo periodo non è stato poi così tranquillo, infatti Aprile ha portato alla band nuove difficoltà di carattere pratico. All’inizio del mese Arcangelo Kaba Cavazzuti si è infortunato cadendo prima di un concerto e ha riportato la frattura di cinque costole.

Per alcune date è stato sostituito da Giovanni Rubbiani che faceva parte del gruppo ai tempi degli esordi con Combat Folk nel 1993 e le sue apparizioni con la band risalivano a circa cinque anni fa. Anche Betty ha saltato qualche data per alcuni problemi alle corde vocali. Ma a Napoli il gruppo si è presentato al completo, con Kaba e Betty. I Modena City Ramblers finalmente salgono sul palco suscitando grandi emozioni per chi non li vedeva da un bel po’. Tanti sono i giovani che saltano con i pugni alzati, tanti sono i giovani che cantano a squarciagola, spesso mi son chiesta quanti sotto quel palco che saltano e ballano conoscessero la storia del gruppo. La serata si preannuncia ricca di emozioni. Qualcuno non può far a meno di pensare a chi purtroppo su quel palco non c’è più, gli occhi sono un po’ lucidi per la commozione. Ma poi viene da pensare che in realtà è una presenza che manca solo fisicamente ma che comunque è lì, con la sua band e il suo pubblico. Il gruppo, sempre allegro e compatto, voglioso di divertirsi e di far divertire, apre la serata con i brani riarrangiati per il disco Bella Ciao, Italian Combat Folk for the Masses. Da Mondina’s Bella Ciao i Ramblers saltano in Sicilia per ricordare, a quasi trent’anni dalla morte, la storia di Peppino Impastato che combatteva contro la mafia radicatasi anche nella sua stessa famiglia ma “Poteva come tanti scegliere e partire / Invece lui decise di restare / Gli amici, la politica, la lotta del partito / Alle elezioni si era candidato / Diceva da vicino li avrebbe controllati / Ma poi non ebbe tempo perché venne ammazzato… / Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l’hanno più trovato”. Betty con la sua splendida voce emoziona tutti con L’unica superstite, Oltre la guerra e la paura e Ebano. Presto il pubblico torna a cantare con i Modena City Ramblers… “Non potete dare colpe sempre al Presidente / Per ogni problema lui è qui presente / Il nostro Presidente è uno che lavora / Con la Democrazia, il pubblico lo adora! / Le promesse che ci ha fatto rappresentano la sfida / Di un paese che in passato ha conosciuto la deriva / Date solo un po’ di tempo per il risultato / Chi lo ha sostenuto verrà ricompensato versi ancora attuali tratti da El Presidente”. Nel corso della serata si fa anche un salto indietro nel tempo, nella storia dei Modena City Ramblers. La band, infatti, propone brani tratti dall’album Terra e Libertà, come Il ballo di Aureliano e Transamerika che travolgono la folla. Il pubblico inizia a chiedere a gran voce Contessa, ma c’è anche qualche buon intenditore che chiede Le lucertole del folk. I Ramblers a questo punto, sulla scia del 25 aprile appena passato, tirano fuori i brani tratti dall’album Appunti Partigiani ed è sempre emozionante ascoltare Pietà l’è morta, La pianura dei 7 fratelli e Oltre il ponte. Ma gli abbracci, gli sguardi rivolti verso l’alto come a cercare il cielo stellato oltre il tendone, le loro voci che accompagnano Morte di un Poeta e poi In un giorno di pioggia rendono questi due brani, tratti dal loro primo album Riportando tutto a casa, indimenticabili. Si canta, sottovoce, per ascoltare le voci del gruppo. Sì perché ormai è l’intero gruppo a cantare in alcuni brani. Il coinvolgimento è sempre più intenso, Betty e Dudu sul palco si scatenano con i balli, tanto movimento, tante parole, tanta buona musica. È tardi, ma il pubblico non è stanco e sulle note di Mia Dolce Rivoluzionaria e Bella Ciao dà il meglio di sè insieme ai Ramblers. La conclusione è vicina, i Modena City Ramblers invitano il pubblico a sedersi e a fare silenzio per l’ultimo brano. Tutti seduti ad ascoltare Roisin the bow. Riesco a vedere sedute dietro di me numerose persone, tutte con la stessa luce negli occhi e senza un filo di stanchezza. I Modena City Ramblers salutano il pubblico napoletano, un saluto un po’ speciale perché tra di loro c’è un napoletano, Roberto Zeno che saluta gridando… Forza Napoli! A questo punto l’applauso è d’obbligo.
A Napoli il pubblico è sempre caloroso, ma ha poche possibilità di dimostrarlo. Non ci resta che rivolgere un pensiero ed un grande in bocca al lupo ai Ramblers per il loro tour europeo che in questo mese li porterà a suonare a Dublino, Berlino e Londra. (Lost Gallery)

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