Atmosfera di tempo sospeso. La linea dell’orizzonte di un tramonto rosso fuoco. Scorrere su strade solitarie ai margini del deserto interiore. Bisogno di una New car per attraversare nuove frontiere. L’aria è densa di poesia di suoni ipnotici ed onirici. Tutto è attesa di silenzio quando War’s over. Seguire il morire dell’ultima sigaretta prima di andare a dormire. Svegliarsi vestito di ricordi mai spenti. Sulle onde della notte si può respirare la libertà di ieri. Un flusso di eterei suoni emana dall’ascolto di questo paradiso sonoro Headquarter delirium di Giovanni Ferrario. In questo disco aleggiano gli spiriti di grandi del rock: in The story of your life ci sono i Crash Test Dummies; In New car ci sono gli Eels; in Easy to forget, Elsewhere, Honeymoon in tribeka, Holy free based blues ci sono David Bowie, Lou Reed e Nick Cave; in Cathode ray conversions ci sono i dEUS e Mark Lanegan. Giovanni Ferrario ha una voce calda ma non scura, si mantiene emotivamente sospesa nell’aria e il suo stile chitarristico è essenziale in una maniera disarmante: piazza note al momento giusto scuotendo l’anima dell’ascoltatore ogni volta che entra. Gli arrangiamenti che si susseguono nelle 14 tracce sono perfetti, sublimi e creano atmosfere uniche e pregiate, figli sicuramente dell’attività parallela di produttore artistico (n.d.r. Scisma, Grimoon) e componente dei Micevice. L’attenzione ai particolari è evidente nei due episodi strumentali Liv’s tale e Headquarter delirium che potrebbero senza problemi far parte della colonna sonora di un film di Wim Wenders. Ad impreziosire questo straordinario disco ci sono tre brani in cui Giovanni si pone dietro le quinte a livello vocale cedendo il microfono a tre intense voci: Echoes never die vede la voce di Manuel Agnelli vibrare eccelsa in un’atmosfera tra la The bed di Lou reed e la Wicked game di Chris Isaak; Beast è immersione di sensualità grazie alla voce sinuosa di Aua; Basically naked è notturno blues con la voce di Hugo Race che firma anche il testo. Altre collaborazioni e di gran livello: Stefano Pini, Sergio carnevale, Roberto Dell’Era, Nicola Manzan, Nonna Marco Posocco, Marco Carusino, Marta Collica, Michelangelo Russo, Max Trisotto, Matteo Dolla, Marco Tagliola, Marco Parente, Jean-Marc Butty, Gabriele Ponticiello, Enrico Gabrielli, Asso Stefana, Andrea Fusari. Insomma un disco di elegante rock che non ha bisogno di rumore gratuito per entrare dentro le budella come del buon whisky. Inestimabile.
Credits
Label: Pocket Heaven-Solaris Empire – 2008
Line-up: Giovanni Ferrario (Electric guitar, Vocals) – Manuel Agnelli (Vocals) – Hugo Race (Vocals, Electric guitar) – Aua (Vocals) – Enrico Gabrielli (piano, clarino, saxophone, flute, trumpet, organ) – Stefano Pini (drums, percussion) – Sergio carnevale (drums) – Roberto Dell’Era (bass) – Nicola Manzan (violin) – Marco Carusino (spanish guitar) – Marta Collica (vocals) – Michelangelo Russo (trumpet, trombon) – Max Trisotto (bass) – Matteo Dolla (bass) – Marco Parente (percussion, voice) – Jean-Marc Butty (drums, percussion) – Gabriele Ponticiello (night loving guitar, piano, mud guitar, low reverse guitar, electronics) – Asso Stefana (omnicord, acoustic guitar, vibraphone) – Andrea Fusari (harmonica).
Tracklist:
- The Story of your life
- Easy to forget
- New car
- War’s over
- Elsewhere
- Headquarter delirium
- Honeymoon in Tribeka
- Echoes never die
- Holy freebased Blues
- Sea Song
- Liv’s Tale
- Cathode Ray Conversions
- Beast
- Basically Naked
Links: MySpace
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