“Ci vuole tempo per abituarsi alla fine,” così si concludeva il primo lavoro dei Ministri di circa due anni fa. I soldi sono finiti era un prodotto spontaneo, rabbioso, che faceva riflettere con la forza dell’urlo nel microfono, con il richiamo al senso di perdita e dell’ironia come scampo alla dura realtà. Il nuovo Ep, La piazza, si apre con la traccia omonima che prende una direzione diversa. Dall’abituarsi, che sembra l’unico modo per giungere a comprendere, alla rassegnazione e alla denuncia in toni stranamente pacati e sofferenti. Un testo che scomoda le idi di marzo in modo intelligente e ricercato, adattabilissimo alla situazione in cui il mondo versa al momento. Guerra e pace, polvere e sale, rivolte violente e rivolte dell’animo, si trova tutto in questo pezzo, sicuramente il migliore per testo e brividi, considerando entrambi gli album. Diritto al tetto, corredato di video in rotazione sui canali musicali più conosciuti, piomba diritto al cervello e al senso comune, rianima lo spirito dei Ministri che molti conoscono, quello che non le manda a dire, ma che te lo sbatte direttamente in faccia, possibilmente con alla base una batteria incessante. Fari spenti e Meglio se non lo sai danno fondo al sarcasmo nero, e alla cronaca nera, ai clichè che ormai accompagnano la vita di ogni persona perfettamente integrata nella società di oggi. Tra la politica resa oscura ai più, l’allarmismo ecologico, lo smarrimento giovanile e il declino della discografia materiale i Ministri ci provano a fare un quadro completo di un Paese che a loro non piace più. E ci riescono eccome, con soli quattro pezzi. Troppo facile dire che sono i soliti ragazzini con le giacche identiche “che suonano indie”, che si lamentano della società e firmano con la grande etichetta, che inseriscono un euro nella copertina del disco perchè andare contro è tanto di moda. Ci vuole tempo (e nemmeno molto a conti fatti) per comprendere i Ministri, basta ascoltare un po’ attentamente per riconoscere un buon disco, curato, sincero e accessibile.
Credits
Label: Black Out/Universal-2008
Line-up: Federico Dragogna (voce e chitarra) – Davide Autelitano (voce e basso) – Michele Esposito (batteria)
Tracklist:
- La piazza
- Diritto al Tetto
- Fari Spenti
- Meglio se non lo sai
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