Smettere di iniziare. Un buon titolo ad accogliere i toni nostalgici del nuovo disco dei Band of Horses, rock band di Seattle. E la premessa non delude. La natura poliglotta della cultura americana viene qui tradotta in un pot-pourri di generi che si fondono fino a snaturarsi e farsi liquidi. A metà tra il folk della tradizione e il rock di loro ben noti concittadini predecessori. Non si ha la percezione di un’alternanza, quanto piuttosto di un disco corporeo, quasi un unico brano dalle molteplici sfumature. Accompagna, coccola, accarezza. Riempie, depura, infrange, colora. Stempera. Non annoia mentre si fa tenue. Non distrugge dove irrompe con forza. Un disco di grazia e parole ben legate, armoniose. Un dolce incontro tra una voce mai imponente e una batteria sempre prepotente. Nonostante il concetto di latente pessimismo che si intravede nel titolo, Cease to Begin è un disco di grande apertura, specie dal punto di vista musicale, grazie ad attenti e semplici arrangiamenti che si limitano a delineare la melodia. A scandire il tempo esterno del suono. A blandire il tempo interno della voce. Una piccola perla per un piacevole ascolto. Intensa, senza pretese. Ricca, nella brevità dei suoi trentacinque minuti. Densa, nella concisione delle sue frasi. Illuminante, nella chiarezza dei suoi ultimi versi: “Keeping heads above the water / and feet into the shoes” (Window blues).
Credits
Label: Sub Pop – 2007
Line-up: Ben Bridwell – Rob Hampton – Creighton Barrett
Tracklist:
- Is There A Ghost
- Ode To LRC
- No One’s Gonna Love You
- Detlef Schrempf
- The General Specific
- Lamb On The Lam (In The City)
- Islands On The Coast
- Marry Song
- Cigarettes, Wedding Bands
- Window Blues lyrics
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