Pictures of Mountains – Schiele

Vladimiro Vacca Recensioni, Single/EP/Self Released 1 commento

Squarci di luce illuminarono le vette delle montagne. La spigolosità del tratto di Schiele diventò suono di incesto tra noise e il post-rock. We don’t Want to be your Friends è lo Sturm und Drang dei vicentini Schiele che apre questo loro secondo lavoro Pictures of mountains. E’ un distillato di anima e cuore, è la voce del bosco interiore. Portraits of love è ipnosi di sensualità sonora, degna soundtrack del dipinto Embrace (Lovers II). Chitarre che tessono tele di armonia su impalcature impulsive di batteria descrivono la splendida battaglia Spiders VS Spiders. Acido e agonia ai limiti del post-core in Pills. I Meganoidi di Granvanoeli che si intersecano ai Fugazi in una poesia dell’arte del ruvido. This Heart Does not Hurt è pioggia che cade nel bosco dei nostri rimorsi, dove un violoncello fende l’aria nell’incanto del silenzio. In My death sui versi ispirati a R. Carver il post-rock sembra a tratti cedere il passo ad un alternative rock alla Creed. The Night è estasi improvvisa tra cattivi sogni e ricordi. Chiude la fragorosa e ancestrale Mountains get Higher in un innarestabile crescendo. Linee di basso taglienti e la voce di Damiano sono incantevole intreccio con il sound veramente originale di questo magico trio. I colori spigolosi a tratti scuri di Pictures of Mountains hanno lo zampino di Giulio Favero che ne ha curato la registrazione. Pictures of Mountains è un autoprodotto con la maturità di un disco indie d’importazione.