I Lilli Burlero nascono nel 2003 dall’incontro tra Alessandro Gentili, autore dei testi e delle musiche, e Marco Trentini. Autoproducono l’ep Glumness e nel 2005, grazie all’etichetta Ribess Records, pubblicano il primo album, Aulacamera. Al gruppo si unisce Stefano Rossi e alla fine del 2006 escono il loro primo videoclip, Il direttore del pubblico macello di via Condotti, e il concept A cavallo del Deviatore, frutto della collaborazione con il compositore e polistrumentista riminese Matteo “iMago” Agostini, primo album in italiano del gruppo. A settembre 2008, sempre per Ribéss Records, esce Culto Cartoon, album che “fa parte di una trilogia che uscirà in tempi diversi, in sottili confezioni-culto cartonate. Alla fine potranno essere raccolte in cofanetto. Ci sarà anche una guida per orientarsi nel mondo della colonia Salom, con tanto di cartine, fumetti, storielle e frammenti di ogni sorta“, come spiega lo stesso Alessandro Gentili in un’intervista rilasciata alla rivista Exit Time.
Ci mettiamo all’ascolto di questo Culto Cartoon, un album dalle atmosfere malinconiche, onirico e visionario tra il pop e il folk. Ogni brano descrive un mondo, un personaggio, una storia. Siamo a giugno, a La festa di San Giovanni, con “il cielo e i vetri rosso fuoco e l’aria un fuoco bianco“. Una fisarmonica ci mostra immagini visionarie e ci porta in un universo parallelo, Il Divertimondo: un Lunapark, dove “si cade dall’alto del calcinculo” e c’è una “giostra che gira controvento e controtempo“. È impossibile non trovarsi con un sorriso amaro ascoltando questo album, cercando di seguire i sogni di Alessandro Gentili. La terza traccia, un brano cupo, ci descrive L’enigma degli Howard: chi saranno quelle “bambine che cantavano dietro il muro di una stanza senza porte e finestre“? Le note quasi inquietanti di un pianoforte ci aprono le porte de Il circolo di Agata, “un circolo per sole donne” che si riuniva in un bordello leggendo una novella aspettando i clienti. Una fisarmonica malinconica ci porta a conoscere Amelia, ci racconta della “notte in cui crolla il muro tra i morti e i vivi“. Piccole croci disseminate qua e là, piccole bare, funerali che attirano l’attenzione di bambini e vicini e un custode che ci descrive come funziona Il cimitero di bambole. Andiamo a visitare Il chiosco e a conoscere un’altra storia, quella de Il tramonto della famiglia Camporesi. Ci facciamo prendere per mano da una donna per visitare il tendone dove “la fortuna va” e “La ruota gira per tutti” per poi conoscere un barone durante una rivolta a La cena di San Giovanni, tra un clavicembalo e una fisarmonica.
Ascoltare Culto Cartoon è come entrare in un sogno, quello visionario di Alessandro Gentili: un moderno cantastorie che ti porta tra i suoi personaggi, tra i suoi luoghi e lo fa con sarcasmo, ironia, ma anche con tanta malinconia. Questo è solo l’inizio di una trilogia, aspettiamo con ansia il seguito.
Credits
Label: Ribess Records – 2008
Line-up: Alessandro Gentili (autore di testi e musiche, voce, chitarre, banjo, tastiere, sampling, gingilli) – Marco Trentini (voce, Glockenspiel) – Stefano Rossi (fisarmonica, tastiere)
Tracklist:
- La festa di San Giovanni
- Il Divertimondo
- L’enigma degli Howard
- Il circolo di Agata
- Amelia – Una notte di tragedia
- Il cimitero di bambole
- Il chiosco
- Il tramonto della famiglia Camporesi
- La ruota
- La cena di San Giovanni
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