Ci sono poche donne che lasciano il segno nella storia del rock. Nell’ultimo decennio tra queste donne c’è sicuramente Charlotte Hatherley, ex-chitarrista della celebra britannica indie-rock band Ash. Charlotte ha il rock, il post-punk nelle vene… vederla suonare la chitarra elettrica è assaggiare attitudine difficile da trovare. Il suo secondo lavoro solista The Deep Blue arriva in Italia dopo aver raggiunto consensi della critica in terra di Albione nel 2007 (David Bowie è tra i suoi grandi estimatori!). The Deep blue ha il pregio di non partire forte ma di focalizzare prima di tutto sulle dolci sfumature vocali di Charlotte con l’introduttiva Cousteau. Queste atmosfere acquatiche, in bilico tra il pop e la world music alla Peter Gabriel per intenderci, costellano altri brani come l’intensa Again o la delicata Wounded sky. Ma l’anima post-punk riaffiora in splendide gemme come I won’t you to know, Behave e Siberia. I colori della voce di Charlotte sono quelli della nostra Elisa che a tratti diventano quelli di Alison Mosshart dei The Kills. La produzione di Eric Drew Feldmann e Rob Ellis forniscono a tutto il disco atmosfere tra i Pixies e Pj Harvey. Un disco ricco di particolari sonori con attenzione alla melodia rock-pop che non tramonta mai. Suggestione nell’artwork: il suo volto sotto una cascata d’acqua risulta la corretta metafora della perfetta fluidità della musica di questa straordinaria nuova eroina dei nostri morenti anni rock.
Credits
Label: Little Sister Records – 2008
Line-up: Charlotte Hatherley (Vocals, Guitars, Bass).
Tracklist:
- Cousteau
- Be Thankful
- I Want You To Know
- Again
- Wounded Sky
- Behave
- Love’s Young Dream
- Roll Over and Let It Go
- Very Young
- Dawn Treader
- It Isn’t Over
- Siberia
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