La bellezza di una passegiata in verdi campi sotto il sole non ha eguali. Ascoltare il primo lavoro omonimo dei Roses Kings Castles ha lo stesso effetto. C’è pace dell’anima. C’è il sorriso delle margherite. E’ un alternative pop che prende le radici dai Belle and Sebastian e si contamina a tratti di attitudine surf giusto per dare quel tocco di freschezza e spensieratezza. Negli arrangiamenti di xilofono, tromba e archi che accompagnano le ritmiche di chitarra acustica c’è sempre una ricerca della melodia graziosa e mai banale. Dietro questo mirabile progetto c’è Adam Steven Ficek, il batterista dei Babyshambles di Pete Doherty… sì, è possibile che le rose possano nascere vicino all’asfalto sporco di fango. Broken Homes è bella come una dei capolavori dei nostri Perturbazione. Brass winter ha un motivo che è difficile dimenticare. Entroubled, Horses, Sparklin Bootz sono i singoli estratti dal disco che colpiscono come tutto il resto per questo mood di nostalgia mista a gioia di vivere… sembra di ascoltare degli Eels più gioiosi. Il tutto è favorito dalla delicata voce di Adam che colora perfettamente queste ballad di originale indie-pop anche quando tocca vette più folk come appunto in Folk Song. Roses Kings Castles è un side-project di Adam veramente interessante e che forse supera il suo principale Babyshambles.
Credits
Label: The Sycamore Club – 2008
Line-up: Adam Steven Ficek (drums & percussion, guitar, xilophone, voice, etc.).
Tracklist:
- Entroubled
- Horses
- Sparklin Bootz
- Broken Homes
- Burn Your Town Down
- Brass Winter
- Run And Hide
- Never Certain
- You In Color
- Folk Song
- Fools Revenge
Links: Sito Ufficiale, MySpace
Un solo commento
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