Molto buono questo esordio dei veneti E. Drunks, Con tutto l’amore del mondo. Un disco con dieci brani fondamentalmente d’impatto. Il loro è un rock tutto chitarra aspra e ruvida, basso prepotente e spesso distorto; un rock che guarda volentieri anche al punk e al garage. La voce è decisamente estranea alla melodia, quasi sempre urlata con rabbia o affermata con decisione tra le parole declamate in italiano e che guardano con simpatia alla tendenza drammatica de Il Teatro degli Orrori. Decisamente meritevoli sono le contaminazioni. Elettronica, sintetizzatori, parti rumoristiche e piuttosto psichedeliche che spesso e volentieri strizzano l’occhio al noise ora inserendosi nella struttura rock di base, ora prendendo il sopravvento soprattutto nelle intro o negli interludi strumentali. Esempio perfetto sono melodie da vecchio videogame in 2D di Supermario o l’intro kraftewerkiana di L’altra faccia di Madonna. L’unica pecca di questo lavoro è una sorta di monocordismo nella lunga durata. Le cose comunque si fanno decisamente più interessanti quando si appesantisce il tutto con una certa solennità (Alla Gola), o quando le atmosfere si macchiano di tinte più scure e inesplorate come nel breve intermezzo strumentale Tetrapack che anticipa solo il rock più genuino e cadenzato, un po’ old school dei primi Litfiba. Nella conclusiva Rana addirittura si inseriscono gli archi e la chitarra slide su ritmi più pacati e sostenuti dalla batteria spazzolata; un brano che sa esprimere anche rabbia nella voce e che spicca sicuramente come il più bello del disco, aumentando la convinzione già vivissima di un futuro affinamento.
Credits
Label: Hot farm records/Cramps Music/Jestrai Records – 2008
Line-up: Rino (chitarra e voce), Stra (tastiere), Et Martino (basso), Mancaz (batteria)
Tracklist:
- Kentmentolata
- Nuda
- Quartino
- Alla gola
- Tetrapak
- Chiara
- Supermario
- L’altra faccia di Madonna
- Unimog
- Rana (phillobates terribilis)
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