Home / Recensioni / Album / Tight Knit – Vetiver

Tight Knit – Vetiver

tight_knitLe fiamme che salgono dal falò illuminano a sprazzi i visi di chi vi siede intorno. Lo sciabordio delle onde leggere sulla spiaggia fa da sottofondo. Le bottiglie si trascinano da una mano all’altra, raggiungendo labbra seccate dal sale dell’acqua di mare. La rilassatezza è di quelle delle ultime notti d’estate, quando in maniera terrificante ed improvvisa ci prende la consapevolezza che tutto sia destinato a finire. Ed allora non ci resta che scegliere tra la malinconia ed il voler restare febbrilmente attaccati a quegli ultimi istanti, liberi dai pensieri in cui affoghiamo quotidianamente. Saresti pronto a giurare di riuscire a sentire, in lontananza, l’eco di una pioggia fine ed impalpabile. Di tutto questo sembra parlarci Tight Knit dei Vetiver. Rolling Sea, Sister, Everyday, folk stanco e sereno allo stesso tempo, giocato sulle poche corde di una chitarra, così come il folk deve essere. Andy Cabic a fare da istrione e raccogliere intorno a sé una serie di personaggi più o meno affidabili (tra loro Devendra Banhart ed Eric Johnson), camicie a quadri e barbe ispide, batteria, chitarra, violoncello, voci al sussurro ed una figura che si accosta al tuo fuoco per chiederti una sigaretta. Pensate a Neil Young, tingetelo di disillusione e dategli una voce da ragazzino. Anche quando le melodie sembrano farsi più pop, non si riesce a lasciar da parte quella sensazione che il cambiamento sia lì, dietro l’angolo. O magari tutto intorno. Le speranze non muoiono mai e ci affidiamo alla miscela magica di soul e funk di Another Reason to Go. Eppure, quella sensazione, è ancora lì, fredda e cinica ad attenderci addirittura nel titolo del pezzo. Pensate alla Summer of Love, ed immaginatevi come immediatamente destinati ad una vita fatta di camicia a maniche corte, occhiali da vista e matite nel taschino. Forse questo è il disco che suonereste. Questa è la serata che vorreste passare prima del baratro. Prendendo un sorso dall’ultima bottiglia, perdendovi nell’ultimo abbraccio, ascoltando Strictly Rule e At Forest Edge, un sorriso ed una lacrima come commiato.

Credits

Label: Sub Pop – 2009

Line-up: Andy Cabic (vocals and guitars) – Kevin Barker (guitars) – Sanders Trippe (guitars and vocals) – Otto Hauser (drums) – Brent Dunn (bass)

Tracklist:

  1. Rolling Sea
  2. Sister
  3. Everyday
  4. Through the Front Door
  5. Down from Above
  6. On the Other Side
  7. More of This
  8. Another Reason to Go
  9. Strictly Rule
  10. At Forest Edge

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Un solo commento

  1. Grande recensione. Grande gruppo. Felice di avere una nuova penna elettronica come la tua in LH.

Leave a Reply