Bisogna affilare le lame della rabbia contro il silenzio dell’ipocrisia. Il confine tra la corruzione e la moderazione è diventata una labile ragnatela. C’è bisogno che il rock diventi di nuovo combat di attitudine e di sostanza. I Lev rispolverano le chitarre di Germi e le farciscono di liriche alla CCCP. Brani come Dall’esterno e Questo è il mio frutto sono pura disobbedienza allo stato di decadimento della società in cui restiamo agonizzanti ogni giorno. “Solo morendo vi è il percorso per una Nuova militanza”. Un rock urgente, insofferente che si sporca di lisergiche ritmiche. Ma ci sono parentesi melodiche che dimenticano il noise per atmosfere alla Skiantos come in Ceci o In agosto. Bombe su Kabul parte reading e poi lacera la notte come i migliori Stooges. Dall’interno è splendido rock nel suo ondulare sciamanico e dionisiaco. Casa continua sulla scia del reading psichedelico. I partenopei Lev sono simbolo di coerenza. Quello che sventolano nei pezzi è seguito anche dal loro rifiuto della SIAE, scegliendo invece l’adesione al collettivo politico-musicale GET UP KIDS! e per questo l’album è scaricabile in free download dal loro sito. In questo periodo c’è bisogno di gridare punk sporco come i Lev propongono in questo graffiante Hanno ucciso Ulrike Meinhof.
Credits
Label: Autoprodotto – 2008
Tracklist:
- Dall’esterno
- Una nuova militanza
- Questo è il frutto
- Un’espressione di vitalità
- Bombe su Kabul
- Macellai
- Dall’interno
- Casa
- In agosto
- Piccole cose
- La vita è un buco nero
- Ceci
- La prima cosa che farò
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