Sole grigio. Freddo nelle ossa. Passo veloce in un viottolo di campagna inglese. Al fianco due cani. Uno chiaro. Uno nero. Negli occhi del chiaro la felicità che cerco di tenere al guinzaglio. Negli occhi del nero le deviazioni del male che cerco di tenere lontano lanciandogli più lontano possibile una palla… e il cane nero la riporta sempre… “yes, this fear’s got a hold on me”, come l’inciso dell’ intensa Death dei White lies. L’amore, la vita, i sogni infranti, i luna park dei ricordi, tutto descritto con parole di lama esistenziale come in To lose my life (“He said to lose my life or lose my love, That’s the nightmare I’ve been running from. So let me hold you in my arms a while…Let’s grow old together, And die at the same time”) o come in A place to hide (“I need a place to hide before the storm begins”). L’oscurità vera della new wave veste questo album d’esordio degli inglesi White lies, proseguendo le orme di ineguagliabili sarti come i Joy Divisions, Jesus Mary Chains e Television. Ma non siamo al cospetto di un progetto di cloni a tavolino, siamo davanti a musicisti che nelle liriche e nella ricerca del suono sanno essere originali, di forte personalità. E.S.T. e Farewell To The Fairground sono brani che non si costruiscono ma che nascono in chi corre nella neve al tramonto e sente il freddo del mondo, come è accaduto ai White lies. Un album perfetto. Un gruppo incredibile che si proietta nell’Olimpo delle grandi band maledette di tutti i tempi. Per i credenti sono la vera reincarnazione dei Joy Division.
Credits
Label: Fiction Records – 2009
Tracklist:
- Death
- To Lose My Life
- A Place To Hide
- Fifty On Our Foreheads
- Unfinished Business
- E.S.T
- From The Stars
- Farewell To The Fairground
- Nothing To Give
- The Price Of Love
Links: MySpace
E’ un piacere sentire una band come i White Lies riempire non solo i canali come LostHighways ma anche i grandi media. Ogni tanto anche Mtv si interessa alle cose di qualità.
Volendo fare l’ennesima riflessione amara: ottima musica, peccato però per l’Italia che va sempre a cercare ispirazione e musica oltremanica e oltreoceano. Questi White Lies sono bravi, ma tanto quanto lo sono molte delle nostre band che purtroppo non ce la fanno. E’ sempre un peccato constatarlo.