L’italianità di Eli si sente dalle prime note di Interprétation, disco d’esordio per la giovane cantautrice. Può essere nata a Sydney, aver vissuto a Ginevra, Londra e Roma (cose del tutto vere) ma in questo pot-pourri di lingue, culture e profumi di una vita da “abitante del mondo”, la fresca spontaneità che caratterizza il nostro vecchio stivale si riconosce in lei, azzardo a dire, con un pizzico di orgoglio. Certo, forse per la sua musica, per le sue doti, il francese e l’inglese si adattano meglio alla composizione, oltre che pemetterle successo anche fuori dai confini nazionali. Inteprétation è un album sincero, che vince nella sua semplicità disarmante. Quasi tutti i brani iniziano con chitarra acustica e voce, mettendo in risalto la natura cantautorale, ponendo al centro la figura di Eli, intorno a cui ruotano numerosi indispensabili musicisti che le permettono di rendere il suono ricco e curato. Sfiorando il blues, pizzicando il funky, corteggiando il jazz e non perdendo mai di vista l’orecchiabilità del pop, Eli Natali (& co.) riesce a realizzare un album completo, senza cadute di stile, e senza grandi ambizioni. Un lavoro onesto, deliziosamente onesto. Descrivendo città, rapporti personali, insuccessi, amori, delusioni, spensieratezza, Eli Natali riesce così ad offrire uno squarcio di vita giovane osservato da una ragazza che pone la lente d’ingrandimento quasi esclusivamente sull’universo femminile. A dire la verità, introduzioni e piccoli sprazzi di canzoni, all’orecchio, accendono la spia del “già sentito”, ma con un fare assolutamente citazionale. L’hammond di Like a beggar non può non ricordare i Doors; alcuni momenti del canto di Interprétation (nonostante la lingua francese) ricorda Alanis Morrisette; la personalità di Eli Natali è comunque intatta, e forse caratterizzata proprio da quel riuscire a miscelare molti generi musicali, stili compositivi e vocali di numerose fortunate cantanti internazionali. Tre note di merito: Saint Ange che spiazza per sensualità e ritmicità; Symétrie asymétrique, fresca canzone d’amore tutta chitarra acustica e saltellante basso, resa ancora più ariosa da intermezzi di hammond; I give in, perfetta nella sua elegante e sognante ricchezza di colori che troverebbe buoni riscontri anche in radio.
Non sarà nulla di rivoluzionario, ma se il primo disco è realizzato con tale cura e passione, non si può altro che prevedere fortuna e soddisfazioni per Eli Natali.
Credits
Label: Funkyjuice Records – 2009
Line-up: Elisa Nancy Natali (testi e musica) – Marcello Abbondante (composizione musica in Fraud) – Cristina Patrizi (basso ed arrangiamenti) – Francesca Lupi (batteria e arrangiamenti) – Elvira Di Bona (violino in Barcelona, Inteprètation e Leo’s song) – Vincenzo Grieco (chitarra elettrica in Calamity Baby, Fraud, Wicked Sleeping Beauty) – Gianluca Cucchiara (hammond, rhodes e piano in Wicked Sleeping Beauty, I given in, Saint Ange, Like a beggar, Symétrie asymétrique) – Fabrizio Aiello (percussioni in Calamity Baby e Les amoreuses)
Tracklist:
- Barcelona
- Saint Ange
- Like a beggar
- Interprétation
- Calamity Baby
- Symétrie asymétrique
- I give in
- Les amoureuses
- Fraud
- Wicked Sleeping Beauty
- Leo’s song
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