Gli Stereo Plastica arrivano dalla provincia vercellese, dichiarando la propria ispirazione alla plastic soul music del Duca Bianco. Alle spalle undici anni di gavetta, tra concerti, ep e partecipazione a concorsi. Nel corso di questi anni hanno sperimentato diverse forme, partiti dal post grunge in lingua inglese per approdare poi ad atmosfere più pop cantate in italiano. Eleven è il primo disco ufficiale della band, che sembra aver scelto l’inglese come lingua d’espressione. L’opera si presenta con decisione, ritmi incisivi e chitarre puntuali. Il cantato di Raffaele Camanzo ben si presta alla miscela musicale della band. Un rock dal suono contemporaneo, teso verso il pop di matrice britannica. Per assaggiare il sound si possono ascoltare Give it up, oppure So, rilassata ma dall’incedere costante, o ancora The last time, che pare scritta dagli Stereophonics.
Sufficientemente patinati per piacere anche al pubblico di Mtv, gli Stereo Plastica hanno realizzato un disco che potrà raccogliere consensi anche tra palati un po’ più raffinati. Il suono è credibile e curato, merito anche della produzione di Fabrizio Chiapello (già al lavoro con Subsonica e Baustelle), equilibrato al punto giusto da non declassare nel commerciale. Un disco interessante, un esordio adulto che risente in positivo della lunga esperienza della band, “buona la prima”.
Credits
Label: Pirames International – 2009
Line-up: Raffaele Camanzo (voce) – Walter Collina (basso) – Andrea Morsero (batteria) – Fabio Pastore (chitarra)
Tracklist:
- Blind
- Give it up
- Butterflies
- The last time
- So
- Waste
- Superficial
- Shade
- Winnie
- Your eyes
- Minor Needs
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