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Chiudi l’emergenza nello specchio – videoclip (regia di Valentina Villa)

g_d01“Dovrò cambiare di posto la vita, / oggi ancora tuo specchio, / dovrò rifarla daccapo a ogni alba”.
Interruzioni: “e non pensarci più”. Brusche. Sorde. Ripetizioni: “ma poi ferirsi ancora”. Senza apparente soluzione. Se non quella dell’indifferenza. Delusioni. Senza riscatto. Se non quello della cura per provare a uscirne, solo per provare. “Lucida le cose che non tieni più con te”. Crisi interiore. Appena disegnata nel cerchio di una scrittura oscura, polivalente, enigmatica. Giuliano Dottori sceglie Chiudi l’emergenza nello specchio come singolo (in free download) di lancio per Temporali e rivoluzioni, secondo disco solista in uscita il 6 novembre 2009 per Via Audio Records. Il cantautore conferma e rinnova quale cifra stilistica un intimismo labirintico che sa dilatarsi in soluzioni sonore urgenti, nude, dirette. E per il nuovo corso della sua carriera sceglie di fare del suo singolo un videoclip affidato alla regia attenta e mirata della giovane Valentina Villa. Optare per il contrasto, calare la malinconia e il declino in sintassi visiva onirica, ironica e pop, confondere colori e b/n, giocare col montaggio e realizzare un prodotto elegante, di gusto. Questo il mix che vi raccontiamo.

Come nasce la collaborazione con Giuliano Dottori?
Per gioco, in realtà. Io vengo dal montaggio, questa è infatti la mia prima regia, ma volevo cominciare da un artista che stimo e che sento nelle mie corde.
In effetti Giuliano mi ha dato assoluta libertà e fiducia, devo ringraziarlo.
Inizialmente si pensava a qualcosa di molto semplice, come un live acustico, poi ci appassionammo al progetto e lavorammo per dargli una forma più creativa. Ci piacque l’idea di un piano di cartone, perciò sviluppammo una storia attorno a questo elemento.

g_d03Dentro, fuori. Riprese d’interni e riprese in esterno. Dimmi dei luoghi del video…
E’ stato girato nella zona del lago di Lecco. Le scene in cui Giuliano suona la chitarra acustica sono ambientate in una sorta di città fantasma che negli anni 60 era una piccola Las Vegas brianzola; ora è un luogo fuori dal tempo, affascinante e misterioso, totalmente isolato (è infatti situato in cima a un monte), in estrema decadenza e senza possibilità di recupero.
Per quanto riguarda il b/n, quelle sono delle vere rovine romane: un avamposto costruito per il controllo del lago.
Il resto si svolge in casa mia… probabilmente Giuliano non sceglierebbe delle lenzuola fucsia!

Chiudi l’emergenza nello specchio è il primo singolo di Temporali e rivoluzioni, secondo disco solista di Dottori. Il brano approccia il tema della crisi interiore. Un tema forte che nel video è calato in soluzioni leggere e semplici…
Interpretare letteralmente questo tema sarebbe stato presuntuoso e didascalico.
Il video racconta la malinconia in modo ironico e “POP” (termine dannatamente pericoloso, me ne rendo conto): l’ironia, ma soprattutto l’autoironia ci salvano dalle crisi, dopotutto. Come è ovvio, la chiave in cui tutto ciò è reso visivamente non è realistica: quello rappresentato è un universo mentale, extra-ordinario, privo di presenze umane. È il mondo in cui ci trasportano gli impeti emotivi, in cui può essere del tutto normale sfogliare il giornale accendendo la tv o suonare una chitarra di cartone.
In chiusura, Giuliano si trasforma in un ritratto sagomato (di Francesco Petruccelli, n.d.r.): è uscito dalla crisi oppure l’ha assecondata, immergendosi in essa, fondendosi con la sostanza stessa  dei suoi immaginari strumenti?

g_d02Come mai l’alternanza di b/n e colori (in quei toni)?
Un’esperienza emotiva non è mai indifferente e sobria: ho virato molto i colori per facilitare l’immersione in questa dimensione interiore.
La scena degli strumenti di cartone è quella più pregnante: Giuliano è ripreso principalmente dall’alto, quasi schiacciato, come se fosse una piccola presenza capitata per caso in un luogo consumato dal tempo: il bianco e nero enfatizza questo clima di isolamento e rende i contrasti più accentuati. In questo modo, la scena è quasi separata dal resto della storia; fondamentalmente il significato è tutto lì.
Le scene in casa hanno dei risvolti divertenti (ad es. l’uovo fritto che torna all’indietro o le note musicali che si compongono col bianco) per cui ho preferito ipersaturare i colori brillanti che ho usato per dare una connotazione più vivace ed allegra.

Mi racconti le scelte relative al montaggio?
Si è cercato di non seguire troppo le tendenze attuali dei videoclip con tagli compulsivi e frenetici, ma di mantenere un ritmo musicale e regolare.

g_d04Ti sei ispirata a qualche regista nello specifico?
In molti mi fanno il nome di Gondry, comprensibilmente, perché ho costruito un mondo onirico e bizzarro utilizzando colori dal forte impatto. Indubbiamente un’influenza c’è stata; a entrambi piaceva molto il video di Beck da lui diretto, Deadweight. Il regista contemporaneo che ammiro di più è però Wes Anderson: a livello estetico c’è poco che ricorda lui, maestro del ralenti e delle carrellate, ma il mood che ho cercato – in piccolo – di creare è quello tragicomico di tutti i suoi film, che suscitano una risata sistematicamente spezzata da un clima nostalgico e malinconico. Le sue sceneggiature presentano  forti elementi di non-sense che vengono poi calati in una realtà in cui sembrano risultare del tutto convenzionali.
Aggiungo infine, che ne I Tenenbaum c’è una scena meravigliosa in cui Luke Wilson si fa barba e capelli sulle note di Elliott Smith: in effetti l’ho un po’ copiata, ma nell’ambiente la chiamano “citazione”.

Valentina Villa
www.myspace.com/valentinavilla

Giuliano Dottori
www.myspace.com/giulianodottori
www.giulianodottori.it

Chiudi l’emergenza nello specchio – Video

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