Conseguenze, spunti, ispirazioni: a partire dal suo ultimo video, Porpora, Marco Notari racconta a LostHighways lo sviluppo creativo del suo lavoro, la nascita delle idee e la loro trasformazione in musica, immagini, pagine da sfogliare e storie da farsi narrare. Da due personaggi, Cristiano e Lucia, nascono canzoni, si sviluppa un disco che cresce in diverse dimensioni, arricchendosi attraverso la forma del racconto scritto e del video, fino a diventare una mostra che racconta un mondo. La mostra sarà presentata al M.E.I. di Faenza il prossimo novembre (28-29). Con la collaborazione speciale di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, la musica si anima in un video delicato, quasi una fiaba.
Prima di tutto, ci racconti com’è nata l’idea di coinvolgere Tommaso Cerasuolo nella realizzazione del video? Sono un fan dei Perturbazione fin dal loro primo album, e quando ho visto il video di Un anno in più me ne sono letteralmente innamorato. Poi ho scoperto che l’aveva realizzato Tommaso. Così quando è arrivato il momento di realizzare un video per Porpora ho subito pensato a lui, l’ho contattato e gli ho mandato una copia del mio album Babele. A lui sono piaciuti molto sia l’album che il brano e ha accettato con entusiasmo di lavorare al video, il che per me è stato un onore.
Hai lasciato libertà assoluta a Tommaso o avevi già in mente un tracciato da seguire? L’idea era quella di realizzare un video incentrato sulla figura di Lucia, la protagonista femminile del mio album Babele, da contrapporre al precedente Io non mi riconosco nel mio stato, che era incentrato invece sulla figura dell’altro protagonista Cristiano. Tommaso ha ascoltato il disco e poi ha letto i racconti che ho scritto e che faranno parte di Babele:noir, per entrare nel mondo che avevo creato. Da quel punto in avanti ha lavorato in autonomia totale, ed il suo contributo sia in termini creativi che di entusiasmo è stato enorme. In definitiva, io gli ho semplicemente lasciato una mia canzone e lui mi ha restituito un suo video costruito su questa canzone.
Le immagini di Porpora sono semplici, raccontano qualcosa del brano pur non dandone una visione esclusiva. Sembra esserci un buon bilanciamento tra immagini e parole. Che impressione hai di questo video, come credi contribuisca all’impatto della canzone? Personalmente lo trovo splendido, innanzitutto per l’idea di base, quella di rappresentare i diversi stati interiori che Lucia attraversa durante la gravidanza con delle trasformazioni del suo corpo. Questo, unito alla particolarità della tecnica utilizzata, rende il video molto evocativo, magico.
Il video musicale nasce come strumento espressivo ma anche commerciale. Nella realtà in cui ti muovi tu, in base alla tua esperienza, prevale l’aspetto promozionale o la declinazione artistica? Creare un video diventa importante tanto quanto realizzare il brano stesso? Da un punto di vista promozionale credo che oggi realizzare un video sia meno importante di qualche anno fa. In televisione, anche sulle reti specializzate, viene dato sempre meno spazio alla musica. Anche per questo credo che ultimamente prevalga maggiormente una ricerca artistica piuttosto che l’omologazione ad un presunto standard, il che è sicuramente un bene perché si vedono in giro video molto interessanti.
L’immagine, la componente visuale assume un ruolo molto importante nel tuo progetto Babele:noir. Dalle illustrazioni del booklet fino ai video dei brani, ogni particolare arricchisce il contesto e tutte queste idee confluiranno in una mostra, che unirà le immagini alla tua musica, chiudendosi proprio sui tuoi ultimi video, Io non mi riconosco nel mio stato e Porpora. Ci vuoi spiegare un po’ questo progetto, questa unione multimediale di suono ed immagine? E’ un progetto che si è sviluppato per gradi. Tutto è nato dall’idea di realizzare un concept album, Babele, che è uscito lo scorso 7 novembre. Nei mesi seguenti ho sentito la necessità di sviluppare quella stessa storia in prosa, senza i vincoli imposti dalla metrica e dalla durata di una canzone. Così sono nati i racconti, uno per ogni canzone del disco, che insieme formano una sorta di romanzo breve. Poi con Tommaso e David Vecchiato è nata l’idea di illustrarli. Diversi artisti hanno contribuito con una illustrazione, da Alessandro Baronciani a Roberto Amoroso allo stesso David. Luigi Piccatto di Dylan Dog ha addirittura contribuito con un fumetto in due tavole relativo al racconto di Crisalide, il primo brano del disco. Quando ci siamo chiesti come pubblicare tutto questo materiale mi è venuta l’idea di farlo con una ristampa in vinile di Babele a tiratura limitata, da intitolare Babele:noir (in vendita su www.libellulamusic.it, n.d.r), che contenesse oltre ad un brano inedito un ampio booklet con tutti i racconti e le tavole. Infine è arrivata l’idea della mostra, che presenteremo al M.E.I. e poi porteremo a Roma, Torino e Milano tra dicembre e febbraio, in cui verranno esposte le tavole e i racconti oltre ai due video che hai citato, che rappresentano rispettivamente Cristiano (Io non mi riconosco nel mio stato) e Lucia (Porpora).
Su YouTube il video di Porpora ha ricevuto commenti molto positivi.. uno in particolare mi colpisce: “Spettacolo per le mie orecchie e per il mio occhio. Peccato non se ne possa sentire l’odore”. Sembra davvero che con Tommaso abbiate raggiunto una sintesi perfetta… E’ stato un lavoro realizzato in gran parte per il piacere di farlo, sia da parte mia che da parte di Tommaso, e sono contento che qualcuno guardando il video riesca a percepire la passione che ci abbiamo messo. Mi auguro che le nostre strade artistiche possano nuovamente incrociarsi al più presto. Tommaso Cerasuolo (Perturbazione) www.perturbazione.com www.myspace.com/perturbazione Marco Notari www.marconotari.it www.myspace.com/marconotari