La novità dell’ultimo decennio è la band a due. In Italia stanno nascendo nuove realtà in questa direzione. Tra le più interessanti ci sono i talentuosi Bud Spencer Blues Explosion. Nell’ultimo 1° maggio 2009 il duo romano, Andrea Viterbini e Cesare Petulicchio (rispettivamente chitarra e batteria) hanno dimostrato tutto il proprio valore ipnotizzando la platea con un’incendiaria versione rock di Hey Boy Hey Girl. Bastano due elementi per creare un’atmosfera densa di deflagrazioni rock-blues. I BSBE hanno anche un forte senso della canzone pop preservando una certa attitudine indie. In altre parole tutti i loro brani sono candelotti di dinamite accesi in sequenza. In occasione della ristampa del loro album omonimo LostHighways non poteva mancare di incrociarli ed approfondire il loro interessante progetto. (Frigido è in streaming autorizzato)
Il vostro nome è un chiaro riferimento alla band punk blues newyorkese dei Jon Spencer Blues explosion. Nel vostro sound quale caratteristica di questa mitica band è possibile rintracciare? In realtà, a parte il nome , non ci ispiriamo molto alla JSBE… abbiamo pero’ in comune l’idea di blues grezzo e sgangherato.
Cos’è il blues per i BSBE? Hai presente quando sei dentro al letto e non riesci a dormire… e ti giri e ti rigiri? Questo!
La cover di Hey Boy Hey girl è forse una delle più belle cover degli ultimi anni. Perchè questa scelta? In realtaà la cover di Hey boy Hey girl è il risultato di una session. Non avevamo la necessità di fare una cover, peroò abbiamo cominciato a “girare intorno ad un riff di chitarra” e ci è venuto naturale improvvisarci sopra il testo del brano dei “fratelli chimici” .
Cosa mi dite dell’altra cover Esci piano di Britti? Era un pezzo che conoscevamo da tempo, un brano che Britti scrisse e registroò per una colonna sonora. Abbiamo cominciato a suonarlo nei nostri primi live, alla fine ci piaceva talmente la nostra versione , piena di stacchi e assoli, che abbiamo deciso di registrarla.
Metereopatia è una canzone molto particolare e pone l’accento sulla vostra attitudine pop. Come è nato questo brano? Nel disco dei Bud convivono piu mondi. La musica che ascoltiamo è varia, quindi è inevitabile essere influenzati anche da generi apparentemente lontani dalla nostra attitudine live. Metereopatia è l’esempio di un nostro lato piu cantautorale influenzato sicuramente dall’ascolto di Jack Johnson e Daniele Silvestri! Il brano nasce chitarra e voce in camera di Adriano, ed il primo provino è stato registrato in casa usando percussioni domestiche.
White Stripes, Kills, Ting Tings sono tutti esempi grossi di band di due elementi, in Italia abbiamo Lombroso, Schonwald… Quali sono i vantaggi di un progetto artistico come il vostro? 1. improvvisamo live con più efficacia; 2. organizzarci è più semplice; 3. viaggiamo comodi; 4. guadagniamo di più! In realtà suonare in due implica anche un maggiore sforzo compositivo e di arrangiamento, le prove diventano veri e propri esperimenti di ritmo e suono e forse anche di forma stilistica di canzone. Questa è forse la caratteristica principale del nostro essere una band di due elementi.
Quanto è stata importante per voi la performance live del 1 maggio del 2009? E’ stata un’esperienza molto importante, ci ha dato la possibilità di essere conosciuti da molte piu persone. Ci sta dando l’opportunità di suonare in posti in cui non avevamo mai suonato, in città diverse.
Vi sentite più indipendenti o mainstream? Qual è la differenza ormai? Ai giorni d’oggi anche con un’ etichetta indipendente come la nostra puoi entrare nei canali cosiddetti “mainstream” e, con una buona distribuzione, essere sugli scaffali dei negozi più importanti.
Qual è l’ultimo disco che avete acquistato e scaricato? Adriano: Fist of god di Mstrkrft. Cesare: Cosmic egg dei Wolfmother.
Un solo commento
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