Cuore come motore mobile. Come fibra. Come amore e sentimento. Metafora apparentemente abusata. L’apparenza si arresta in copertina, su un prezioso cartonato dove rosso su bianco il titolo si impone. Il cuore è una modalità, un approccio. Un cuore di carta velina e un cuore nerboruto, due istanti della stessa emozione. Poca ipocrisia e ancora meno effimeri pensieri sdolcinati, ma tanta realtà e attenzione nel raccontare ogni faccia dei rapporti umani, nella loro deludente durezza, come nella più estatica felicità. Con Heart e con queste premesse torna Elisa con un nuovo disco di inediti. L’uscita è stata anticipata dal singolo Ti vorrei sollevare, duetto – quasi scontato – con il compagno di casa Sugar, Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro. E il messaggio è chiaro: Labyrinth è lontana e con lei quella verve rock più spigolosa che ha fatto conoscere Elisa al grande pubblico del mainstream nel 1996 di Pipes & Flowers. Al suo posto melodie spesso più immediate ma anche più scivolose. L’inglese resta la lingua predominante, capace di esprimere al meglio la sua innegabile dote canora Denominatore comune tra passato e presente una capacità di scrittura notevole: parole semplici pregne di immagini e sensazioni. Ogni brano di Elisa ha da sempre un odore e un sapore suoi, imprescindibili. A far da ponte tra parole e suoni la sua voce impeccabile. Potente nella sua delicatezza. Spontanea nella sua accuratezza. Se la mia fantasia avesse una voce, vorrebbe avere la sua per raccontarsi; così eterea nella sua fermezza e convinzione. La scuola blues anche in Heart emerge prepotente. Se il blues è un’attitudine, il rock si fa linguaggio. Se il pop è una chiave, l’elettronica è l’elemento. Mai aggiunto. Ma fondante, qui più che in precedenza, a dare quel graffio che i brani sembrano aver perso. Forse troppe tracce per questo ritorno: una seconda metà piuttosto ripetitiva e ingombrante rischia di indebolire l’attenzione e l’ascolto. A mio parere, invece, meraviglioso il duetto con Antony (Antony and The Johnsons) in Forgiveness: suadente, nello stile loro. Di cuore e voce. In un morbido vortice di fiati che si rincorrono senza togliersi il respiro reciproco. Heart non stupisce, ma conferma la direzione che il cammino che Elisa ha intrapreso da Lotus in avanti.
Credits
Label: Sugar – 2009
Line-up: Elisa (vocals, programming, drums programming, keyboards) – Andrea Rigonat (acoustic guitars, electric guitars, programming, drum loops, keyboards) – Max Gelsi (bass) – Andrea Fontana (drums, percussions, drums programming) – Gianluca Ballarin (keyboards) – Simone Bertolotti (keyboards, piano, effects, glockenspiel) – EdoDea (orchestra) – Giuliano Sangiorgi (vocals in track 6) – Antony Hegarty (vocals in track 13)
Tracklist:
- Vortexes
- And all I need
- Anche se non trovi le parole
- This knot
- Mad world
- Ti vorrei sollevare
- Your manifesto
- The big dipper
- Someone to love
- Poems by God
- Coincidences
- Lisert
- Forgiveness
- Dot in the universe
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