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The low light and the Kitchen – Guy Littell

guylittelGuy Littell è un personaggio partorito dalla mente di James Ellroy, che in questo caso presta la propria identità ad un giovane songwriter napoletano. Dietro lo pseudonimo si cela Gaetano Di Sarno, ventiseienne musicista, autore di The low light and the kitchen, ep con cui si presenta. I cinque brani di cui si compone il disco costituiscono un ottimo biglietto da visita: Guy Littell dimostra rapidamente le proprie qualità. Una miscela di pop e folk-rock che sa di America, di terra, intrisa di una certa leggerezza che rende questo lavoro estremamente piacevole. Dead Cigarettes (under the sun) introduce, facendo rapidamente spazio ai quattro brani veri e propri. The safer past, solare ed incalzante, ben si sposa con Tender age, che si lascia andare in una morbida coda strumentale. A bilanciare l’andamento del disco ci pensano le atmosfere più desertiche ed intime di No dawn week, fino a chiudere con Sweet thoughts of pain, in un insieme equilibrato che dà una bella prova del talento e misura: i brani sono calibrati e completi, gli arrangiamenti sono curati e ricchi, nonostante il nucleo compositivo ruoti intorno a voce e chitarra. Il timbro caldo di Di Sarno fa il resto.
Variegato pur muovendosi in uno spazio preciso, Guy Littell ci presenta una manciata di canzoni che suscitano molta curiosità, brani da gustare con piacere nell’attesa di un intero album.

Credits

Label: Autoprodotto – 2009

Line-up: Guy Littell (voce e chitarra)

Tracklist:

  1. Dead cigarettes (under the sun)
  2. The safer past
  3. Tender age
  4. No dawn week
  5. Sweet thoughts of pain

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