Il progetto Silicon Dust nasce nel 2006 dall’unione tra i napoletani Claudio Di Gennaro (Naro), Gianluca Spinelli (Spin), Renato Brunelli (ReBr). L’intento è quello di sperimentare l’esecuzione dal vivo di sonorità, sample e groove, che comunemente vengono ricercate e prodotte in studio, il che da un tocco particolare alle loro performance live. Le influenze dei componenti della band sono le più varie: si passa dal rock, jazz, fusion, alternative, crossover, progressive, rapcore di Renato Brunelli, all’approccio aperto e sperimentale con il djing di Gianluca Spinelli, alla formazione di Claudio Di Gennaro, autodidatta e non, prima su repertori classici, jazz, rock e fusion, sino poi al contatto con l’universo musicale digitale. Lo scorso agosto hanno vinto il premio BLM Elettronica 2009 (Festival Internazionale della Musica Elettronica – Venezia) e si sono recentemente piazzati al terzo posto (su oltre 1500 partecipanti) nella prima fase di un contest internazionale relativo al remix del nuovo singolo dei Black Eyed Peas, indetto dal portale Beatport e che potrebbe portare i Silicon Dust ad affiancarsi – in qualità di remixers – a nomi “culto” della scena dance internazionale come David Guetta, Jazzy Jeff, Boys Noize, Pete Rock, Lil Jon.
Lulin è il mini-cd d’esordio di questo trio napoletano. Cinque tracce di pura elettronica, a metà tra Chemical Brothers e Daft Punk. Il lavoro si apre con Go Fast, brano nel complesso gradevole anche se, in alcuni momenti, leggermente ripetitivo. Si passa a Fargard, altra traccia dal sound ipnotico. Intorno al secondo minuto e mezzo troviamo un bel cambio tempo e sound, un buon modo per non annoiare gli ascoltatori. Bad Child, terzo dei cinque brani che compongono la demo, si muove su un ritmo incalzante, arricchito da diverse variazioni di ritmo. Illogically si muove sulla stessa linea degli altri brani, anche se la variazione di ritmo e l’aggiunta di strumenti vari con lo scorrere dei minuti lo rende più interessante. Under Two Suns, brano più solare rispetto al precedente, ma che non rinuncia a suoni ipnotici e sintetici.
Lulin è decisamente un album più da ballare che da ascoltare, soprattutto per la durata dei brani che a lungo andare potrebbero rischiare di annoiare.
Credits
Label: Autoprodotto – 2009
Line-up: Claudio Di Gennaro AKA Naro (tastiere, sintetizzatori, programmazione e controllo sequenze)- Gianluca Spinelli AKA Spin (preparazione e controllo sequenze di campioni ed effetti) – Renato Brunelli AKA Rebr (percussioni elettroniche e acustiche)
Tracklist:
- Go Fast
- Fargard
- Bad Child
- Illogically
- Under two suns
Links:Sito Ufficiale,MySpace