“Ma c’è quella radiosa incandescenza / di luce e opacità nel bianco dell’aria, / c’è, ed ecco si diffonde, quella trepidante animula / e quel chiaro sopra la linea degli alberi, / quel già più festoso scintillamento delle acque. / C’è tutto “quello”. E c’è / lui fiume, /ne vibra intimamente / il senso. C’è questo, c’è prodigiosamente” (M. Luzi – Fiume da fiume, Poesie sparse).
Moltheni riarrangia parte del suo passato, lontano e recente. Si riappacifica con alcune delle sue canzoni. Si circonda di validi musicisti e indovina la morbidezza dei suoni trovati nel silenzio. In uscita il 27 novembre per La Tempesta Dischi, Ingrediente novus è questo, e altro. Diciasette brani, tra cui due inediti (Petalo e Per carità di Stato, in streaming autorizzato) calati nel legno folk di un “epilogo”, o forse… se futuro ci sarà.
LostHighways incontra ancora una volta Moltheni, che con onestà e linee dirette racconta le sue scelte, le sue idee, i suoi colori. Il resto scorre nel cortometraggio Frutto del fiume, un’esclusiva che accompagna l’intervista. Chi vuole intendere… intenda. (Si ringrazia Nicolò Zaganelli – ArteVOX; foto di Ilenia Corti)
Ingrediente Novus non è solo un titolo…
No… infatti è il giusto titolo, lo è almeno nella mia testa.
Ingrediente Novus non è una raccolta qualunque. Ripercorri i dieci anni della tua carriera scegliendo brani precisi estratti dai tuoi sei dischi. Scegli ma ri-arrangi. Per chi ti conosce, come artista, non è un dettaglio sorprendente. E’ un atto di coerenza…
E’ una cosa e una vicissitudine che affronta questi miei anni. Forse di transizione, non avrei potuto che fare quello che ho fatto.
Se ti chiedessi quale “colore” cercavi per i nuovi arrangiamenti? Sembra prevalere un’atmosfera orchestrale, corale. Brani ruvidi, come Il circuito affascinante, ne sono esempio evidente. Il tuo passato artistico vive un’evoluzione, un cambiamento… in linea con quello che sei oggi…
Il mio passato è sempre legatissimo al presente, e spesso lo intravedo anche in quello che sarà il futuro, magari in un’altra creatura prossima.
Non ho pensato a un colore lavorando a questa raccolta, ma di certo le tinte che lo sfiorano e ne rendono la luce si avvicinano ai colori cupi che io amo tanto. Il marrone, il grigio, il bordeaux…
Suprema mi aveva già spiazzata nella nuova veste di cui l’avevi coperta per I segreti del corallo. A volte è difficile pensare che il Bello possa rimanere tale mutando. E’ un rischio rimettere mano ad un brano di quella intensità, intendo. Invece, di nuovo il risultato è commovente. Cos’è Suprema per Moltehni?
Non so bene cosa rappresenti per me un brano come Suprema, so di certo che la sua delicatezza e purezza mi permettono di farne tantissime versioni, senza mai stravolgerla e senza mai disturbare l’ascoltatore.
Suprema è un brano senza tempo, universale direi.
Il pezzo che più ti ha sorpreso, riarrangiando?
Di sicuro Montagna nera… stravedo per questo brano. E’ così insolto e cupo per la discografia italiana. E’ folk, ma anche psicadelico. Mi appartiene in tutto e per tutto. Sono io.
Petalo (inedito) che storia ha?
Nessuna. E’ un brano molto molto vecchio.
Per carità di stato (inedito) è il tuo primo brano con una spiccata valenza socio-politica. Come mai ne hai sentito l’urgenza?
E’ stata dettata dal senso di nausea che provocano il mio paese e gli italiani nella mia coscienza, sulla mia pelle.
A volte mi sento davvero esausto a causa di quelli che fanno il nostro paese. Secondo me ciò che abbiamo e viviamo oggi è solo responsabilità di noi stessi. Chi ci rappresenta politicamente, e comunque tutto il sistema così fortemente made in Italy, è voluto poichè noi siamo così. Io sono stanco di “noi” stessi.
Mauro Pagani, Vasco Brondi (Le Luci Della Centrale Elettrica), Enrico Gabrielli (Mariposa, Afterhours), Massimo Martellotta (Calibro 35, Eugenio Finardi) sono tra gli ospiti di questo disco. Che ruolo hanno giocato?
Un ruolo di amicizia, detesto le collaborazioni. Nel tempo sono giunto alla conclusione che nei dischi sono stucchevoli, spesso inutili. Ma se collaborare in un progetto vuol dire stare assieme, volersi bene rispettandosi, allora sì, mi piace. Mi convince pienamente.
In centro all’orgoglio diventa un duetto con Ilenia Volpe. Come mai? C’è un motivo preciso per cui proprio questo brano può accogliere una voce (e uno sguardo) femminile?
Perché, pur non conoscendola, apprezzo tantissimo la sua voce, e poi mi piaceva l’idea di coinvolgere anche un’artista pseudo-sconosciuta. E’ molto bello il gesto di coinvolgere persone ancora vergini nella scena musicale odierna, così sfruttata, e maltrattata dai boss che tutti conosciamo.
L’artwork e le foto ufficiali vedono la collaborazione con Ilenia Corti, che ha già firmato il video di Verano. Me ne parli?
Ilenia Corti è per me la più alta rappresentazione del buon gusto, oggi, in Italia. E’ un artista a 360° capace di tutto, discreta e delicata come un fiore, ma potente come un caterpillar… lei può tutto. Ho affidato al completo Ingrediente Novus a lei, poichè riservo verso questa persona una fiducia illimitata. Nel futuro dubito che farò mettere le mani su ciò che mi rappresenta a qualcun altro, il mio è un sodalizio perfetto e perpetuo.
La raccolta è accompagnata da un dvd che contiene due concerti: uno elettrico (registrato il 16 Giugno 2009 al Circolo Magnolia di Milano) e uno acustico (registrato l’11 ottobre al Piccolo Teatro della Martesana in provincia di Milano). Tu, in quale dimensione ti senti più a tuo agio, quella elettrica o quella acustica?
La dimensione che più mi appartiene non c’e’. Nelle performance con la produzione al completo mi sento molto a mio agio, perchè spesso ne necessito e mi rilasso sapendo di avere on stage persone fidate. E’ anche vero peroò che i live in acustico, più scarni e minimali mi danno sicurezza, perchè mi coinvolgono automaticamente senza paure. E’ per me come una preghiera, io con me stesso, e poco più.
Il dvd riserva uno spazio anche ai tuoi videoclip. Cos’è per te un videoclip rispetto alle canzoni che scegli di “rappresentare”?
I videoclip in realtà non mi sono mai piaciuti un granchè. Le immagini difficilmente riescono a coinvolgermi, soprattutto quando rappresentano musica, la mia. In futuro (se futuro ci sarà) ho in mente nuove sperimentazioni per i videoclip, adatti a non essere passati nell’immondizia delle programmazioni del piccolo schermo. Questo è il mio sogno.
Nella mia bocca è il tuo videoclip che più mi piace, per il montaggio, per le riprese, per la sintassi dei simboli. Me lo racconti?
E’ un lavoro scritto e girato senza un’idea precisa, non aveva uno storyboard. Detesto tutti quei registi anni 90 che, a mio avviso, non hanno fatto altro che rovinare la musica italiana con le loro immagini preventivate e le loro sceneggiature di serie B, quasi sempre facendosi pagare fior di quattrini. Nella mia bocca è un piccolo corto che non dice nulla, e quella è la sua forza. Agisce e colpisce nei significati messi li’ per essere tradotti da ognuno di noi a modo suo. E’ come se fossero mille storie in un’unica sola.
Invece, il videoclip della tua carriera a cui tu sei più legato?
Forse Limite e perfezione. Mi ricorda un momento molto bello della mia vita.
Mi racconti Frutto del fiume, il cortometraggio incluso nel dvd?
Frutto del fiume ripercorre un po’ i significati che prima accennavo a proposito di Nella mia bocca.
In realtà è un viaggio bucolico dentro la natura, dentro e attraverso i suoi silenzi. E’ cercare il suono nel silenzio… questo è il frutto del fiume.
Il disco è dedicato a Francesco Virlinzi. Tu sei uno che non dimentica…
Non dimentico mai nulla. Non posso dimenticare una persona come Francesco Virlinzi, perchè io devo tutto a lui. Il denaro prima o poi ci ammazzerà tutti, chi vuol intendere… intenda.
Moltheni si mette da parte?
Non ne sono sicuro, ma forse è arrivato anche quel momento. Diciamo che ho quel coraggio che manca a molti musicisti italiani.
*Ingrediente Novus sarà presentato con un tour di 8 concerti in 15 giorni.
03-12-2009 Orvieto (TR) – Palazzo Del Capitano Del Popolo; 04-12-2009 Roma – Circolo Degli Artisti; 05-12-2009 Napoli – Casa Della Musica; 08-12-2009 Firenze – Viper; 09-12-2009 Milano – La Casa 139; 11-12-2009 Roncade (TV) – New Age Club; 17-12-2009 Torino – Spazio 211; 18-12-2009 Bologna – Estragon
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