Articolo Uno è l’ultimo lavoro discografico della Casa del Vento.
Articolo Uno è un concept album sui temi riguardanti il lavoro. Il disco contiene tredici brani che si alternano tra presente e passato come a voler gridare che poco è cambiato. Le vittime del lavoro c’erano e, purtroppo, ci sono ancora. La lotta c’era e c’è ancora.
L’apertura del disco è affidata alla voce di Ciro Argentino, operaio della Thyssenkrupp di Torino che riporta la sua testimonianza di “sopravvissuto” ed introduce la rabbia che traspare dal brano 7, proprio come il numero dei morti della Thyssenkrupp. La stessa rabbia per le diverse morti sul lavoro traspare anche nei brani dedicati ai tutti i migranti sfruttati che muoiono nei cantieri edili italiani. Dal cielo è dedicato a tutti quegli uomini che perdono la vita lavorando a nero in Italia e Fatica e sudore è un brano che descrive alla perfezione la realtà attuale, un brano dedicato a quei popoli che scappano dalla proprio terra perché in guerra “Mi chiamo Alì, mi chiamo Yousef / Senza lavoro scappati dal Magreb / Dall’Africa assetata / dall’Europa dell’est / Siamo i più sfruttati / i più ricattati / I più malpagati i meno tutelati / Faccio i lavori da te rifiutati”. Scorre poi L’Italiante dedicato ai migranti italiani che in passato sono stati vittime degli stessi pregiudizi,ma forse tale condizione inizia a svanire nelle memorie. La title track pone, invece, una serie di domande sull’aderenza della nostra Costituzione alla vita nel nostro paese. Il disco contiene anche alcuni brani che riportano le esperienze del territorio aretino del secolo scorso. Lotte e conquiste anche per l’emancipazione, proprio come le operaie delle Lebole alle quali è dedicata Figlia mia: “Figlia mia vado a scioperare / Noi qui dentro sepolte a soffrire. / Lo facciamo non solo per noi / Ma per voi che dovrete venire. / Figlia mia vedi di studiare / Di cambiare di più la tua vita. / Quarant’anni come un’operaia / Ho la schiena e la vista finita”. Non si può tralasciare ciò che è ormai l’attualità, ossia il precariato che sta logorando i sogni dei giovani. La Casa del Vento ha pensato bene di realizzare un brano che prende il titolo dall’omonimo film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti. Il disco, inoltre, contiene anche una cover in versione folk di Redemption song di Bob Marley, un grande inno contro lo sfruttamento e la schiavitù.
Articolo Uno conta anche sulla presenza di importanti musicisti come David Rhodes, il chitarrista di Peter Gabriel; Ascanio Celestini, attore e musicista; Francesco “Fry” Moneti, violinista dei Modena City Ramblers.
Articolo Uno, realizzato con il contributo di alcuni Enti del territorio di Arezzo, è un album che attraverso tredici brani riesce a creare un’ondata di emozioni contrastanti, come le voci tra un pezzo e l’altro che provocano un nodo alla gola. Minatori, emigranti, braccianti, operai, precari, lavoratori in nero, morti bianche rappresentano il lato amaro del nostro paese, quel lato che sembra non riuscire a trovare la via d’uscita. La Casa del Vento ha descritto alla perfezione l’Italia, gli Italiani di ieri e di oggi.
Credits
Label: Mescal – 2009
Line-up: Luca Lanzi (voce, cori, chitarre acustiche, banjo) – Sauro Lanzi (fisarmonica, tromba, trombone, whistle) – Massimiliano Gregorio (basso) – Fabrizio Morganti (batteria, percussioni) – Andreas Peterman (violino) – Riccardo Dellocchio (chitarra elettrica); musicisti ospiti: Saverio Lanza ( chitarre, basso e tastiere in 7, Articolo uno, Fatica e sudore, L’ultima cosa) – David Rhodes (chitarra elettrica in Dal Cielo) – Francesco “Fry” Moneti (violino e banjo in Redemption song e mandolino in L’italiante) – Andrea “Pupillo” De Rocco organetto diatonico in Campi d’oro) – Lorenzo Forti (basso in Dal cielo) – Lorenzo “Moka” Tommasini (organo hammond e piano rhodes in Dal cielo)
Tracklist:
- Intro
- 7
- Primo Maggio
- Figlia mia
- Recitato
- Dio degli inferi
- Articolo uno
- Dal cielo
- Tutta la vita davanti
- Redemption song
- Quando fischiava la sirena
- Campi d’oro
- L’italiante
- Fatica e sudore
- L’ultima cosa
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