Correva l’anno 1994. I Modena City Ramblers pubblicavano il disco d’esordio Riportando tutto a casa con l’etichetta indipendente Helter Skelter. Nel giro di poche settimane il disco andava esaurito e veniva ripubblicato in versione “major” dalla Polygram Black Out. L’unico elemento che differenziava la ristampa dal primo disco era l’inclusione di un brano scritto per l’occasione, Il Bicchiere dell’addio, il duetto con Bob Geldof. Con la ristampa e la promozione del disco i Ramblers ottenevano una notevole visibilità, riuscendo a vendere 20000 copie. Percorrevano in lungo e in largo le strade della Penisola con un pubblico in continua crescita.
2009: 15 anni dopo. I Modena City Ramblers tornano, dopo il tour di Onda Libera, che li ha visti collaborare con Libera, Associazione Nome e Numeri contro le Mafie ricordando la realtà dei beni confiscati alle mafie, con un nuovo tour. Non è un tour qualsiasi. Anzi. Si tratta di un tour celebrativo.
Riportando tutto a casa – Tour 2009 vede i Modena City Ramblers riproporre live la stessa scaletta di quindici anni fa. Qualcuno potrà pensare che quei pezzi siano ormai vecchi. Ma è qui che ci si sbaglia. Quei brani sono drammaticamente attuali, come lo stesso Davide “Dudu” Morandi li ha definiti nel corso delle due date romane.
Lo scorso 15 e 16 dicembre la band si è presentata in splendida forma al pubblico, numerosissimo, del Circolo degli Artisti di Roma. Il compito di aprire le serate romane è stato affidato, con successo, a Jason McNiff e alla cantautrice romana Giulia Tripoti, ma sul palco con i Ramblers per entrambe le serate ci sono stati anche i Ned Ludd.
Il tour si avvale della partecipazione di uno dei fondatori dei Modena City Ramblers, Luciano “Lucio” Gaetani al bouzouki e al banjo. Lo stesso Gaetani, nel corso dei due live, ha voluto precisare che proprio alla luce della vicenda milanese viene da dire ancora di più che la violenza non serve perché le parole possono colpire più di una statuetta, svelando così la sua parola segreta, un Colosseo di Vaffanculo.
I Ramblers hanno inserito in scaletta, solo per questo tour, anche Contessa, il brano tanto richiesto dal pubblico nel corso dei live degli ultimi anni. Ma ripropongono anche Canto di Natale, Morte di un poeta, I funerali di Berlinguer, Il bicchiere dell’addio, Quarant’anni, Ahmed l’ambulante. C’è spazio anche per la ballata irlandese The Foggy Dew, Raggle Taggle Gipsy, Dirty Old Town, Recruiting Sergeant.
Il Circolo degli Artisti è pieno, il pubblico canta con i Ramblers. In giro ci sono persone di ogni età, ma anche ragazzini che potrebbero evitare di pogare o di chiedere brani che non fanno parte del primo disco, come I Cento Passi, La grande famiglia.
Chi era un bambino nel 1994 ha avuto la possibilità di ascoltare live per la prima volta quella scaletta, ma c’è una punta di amarezza in tutto ciò. I Modena celebrano i quindici anni del loro primo disco, un disco ancora maledettamente attuale. Forse è il caso di porsi qualche domanda. (Lost Gallery)