Titoli di coda. Il disordine calmo della fine di una festa. I rientri in macchina col trucco disfatto. I letti di mattina. Quando le parole sono state già tutte dette o quando proprio non se ne hanno, e la festa è la tua camera chiusa. Mumble è una colonna sonora. Magari per scrivere recensioni, magari la loro. E tutto viene fuori un po’ ovattato e capisci che il testo a corredo delle sensazioni devi metterlo tu perché loro sono impegnati a suonare ad occhi chiusi: di cantare proprio non gli va, e neanche servirebbe. E allora mi invento la mia prima recensione sotto suggestione: scrivo mentre ascolto. E quello che ne esce sono parole per musica che galleggia a mezz’aria per poi diventare corpo e peso: affonda senza respiro in cupe atmosfere ritmiche che stringono polsi con sguardi di note e corde di basso. Un disco che le tracce proprio non te ne accorgi quando cambiano e ti sembra un unico pezzo di trentasette minuti che vuole raccontarti qualcosa come nel gioco dei mimi: a bocca chiusa; solo le membrane degli amplificatori come corde vocali. Sembra averti sussurrato un segreto o una cosa inutile, e tu in ogni caso lo terrai per te. Ma l’impressione di non aver capito tutto resta. O forse hai capito tutto perfettamente.
Minuto 37. Interno notte. Fine.
Credits
Label: Autoprodotto – 2009
Line-up: Massimiliano Ferrante (chitarre, loops) – Silvia Palladino (synth, piano) – Domenico Ciaramella (batteria) – Daniele Marinelli (basso)
Tracklist:
- 3nb
- Happy hour
- Mumble
- My crying window
- Night jumper
- Waitin’for
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