Avete presente la struttura tradizionale della canzone? Dimenticatevela. E ricordate quei suoni puliti che di solito andiamo cercando nell’ascolto dei pezzi? Rimuovetelo. E il cantautorato della buona vecchia Italia? Quello di Battisti e della chanson? Ecco, quello tenetelo! Ma de-strutturatelo, stravolgetelo, aggiornatelo, sporcatelo, insomma ribaltatelo: ora siete pronti ad ascoltare Le mal d’archive al loro ritorno con questo ep. Impensabile da ricreare alla stessa maniera. Cinque pezzi al primo ascolto assurdi, probabilmente. Una giostra particolarmente rumorosa, di quelle che gira veloce, velocissima. La traiettoria non è per nulla definita, questa la sua forza. Perché appena ti sei abituato a quella registrazione apparentemente low-fi -apparenza è tutto e tutto è apparenza qui -, alla continua irruzione di suoni improbabili e confusionari, ecco che arriva inaspettatamente un sax (La chanson de Noel/1) a stravolgerti nella sua purezza. E ancora un piano (La chanson de Mai ’94) a far compagnia a una chitarra quasi insistente, unico elemento di tradizione, qui paradossalmente di rottura. Un’ossessione di suoni e non molte parole. Incredibilmente accattivante, un filo di voce francese che si dipana nel vortice elettrico. Ma la voce è solo contenitore, perché il suono è sovrano seppur impuro e contorto. Un altro esempio di quanto la voglia di sperimentare attraversa l’Italia in pieno. E i risultati sono rassicuranti.
Credits
Label: Autoprodotto/SoundOhm Distribution, 2009
Line-up: Felice Acierno (laptop, guitar, microkorg) – Pasquale Napolitano (laptop, noise, visual, programming) – Mimmo Napolitano (analogic synth, processed trumpet in La chanson de Mai ’94, post produzione) – Pier Giuseppe Mariconda (programmino in La chanson de Larme)
Tracklist:
- Omonime
- La Chanson de Noel / 1
- Chanson de Mai ‘94
- La Chanson de Noel / 2
- La Chanson des Larne
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