Il gusto di ascoltare, capire, condividere, sorridere, pensare. Le innumerevoli sfaccettature della vita personale e della vita in società. Ciò che si muove dentro e fuori, raccontato in queste undici tracce.
I Sikitikis tornano con il loro terzo album, Dischi fuori moda, confermandosi una delle migliori realtà musicali del momento. Una band in 3D, come vengono definiti. Tanto che la grafica del disco è elaborata con la tecnica 3D, appunto. La cura del testo, il talento musicale, il rapporto col pubblico nei live.
Dischi fuori moda è stato prodotto da Manuele Fusaroli, e già questo è un segno riconoscibile di qualità. Quello che il pop può diventare sotto le mani abili di chi sa osare, basi ritmiche coinvolgenti, assenza di chitarre, tastiere vintage, atmosfere familiari da colonna sonora di film visti più volte. Dischi fuori moda, perché è ormai fuori moda fare dei dischi. Si è persa la cultura del tatto, per la cultura del tutto e subito. Ma bisogna sfatare i miti, e i Sikitikis nascono per questo.
Il disco si apre con Tu sei muta, io sono sordo. Inizia il susseguirsi delle parole, il creare visioni nette, nitide, perfette. Parole non ricercate, ma nude, vere, dirette. La musica ne esalta il senso, con coerenza. Tsunami salta sui tasti e sembra pestare i piedi, ricca di spunti, aperta, rabbiosa eppure positiva. Bellissima, in una parola. Così come la successiva, Voglio dormire con te, un inno d’amore, ironico e disperato, come l’amore è. Brani che fanno muovere, che restano, che rimbalzano in maniera perfetta dall’allegria alla più profonda coscienza. Salvateci dagli italiani è fantastica, mai come adesso attuale, una marcia militare al contrario, le frecciatine, la finta rassegnazione. E poi a seguire ancora altre incredibili tracce, da ascoltare assolutamente, insinuanti, cattive per troppa verità, come Amore sul mac, o la successiva cover di Malamore di Enzo Carella, resa più ritmica e cruda. Tiffany è la voglia di leggerezza, Uccidere compagni di scuola è la descrizione esatta di ciò che siamo, emozionante, emotiva. Wilson, la lotta, la morte, il grigio, L’ultimo dei superstiti “mi sento solo quando guardo la televisione” e infine Avere trent’anni, la degna conclusione del cd, ancora il binomio risata-riflessione: “e non ti basta avere trent’anni se c’hai le spalle al muro, se il mese prossimo ti scade il contratto e questa radio passa solo i Negramaro.” Ci sta una risata. Seguita da un “E’ vero”.
La verità, lo ripeto, dei Sikitikis, del loro vivere il tempo, del saperlo raccontare al meglio.
Credits
Label: Infecta Suoni & Affini / Venus – 2010
Line-up: Alessandro Spedicati detto Diablo (voce & fabbrica di suoni) – Gianmarco Diana detto Jimi (basso e cori) – Enrico Trudu detto Zico (tastiere) – Daniele Sulis detto Regiz (batteria)
Tracklist:
- Tu sei muta, io sono sordo
- Tsunami
- Voglio dormire con te
- Salvateci dagli italiani
- Amore sul Mac
- Malamore
- Tiffany
- Uccidere compagni di scuola feat. Vince Vasi
- Wilson
- L’ultimo dei superstiti
- Avere trent’anni
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