Attivi già da più di un quinquennio, i milanesi Neodea sono giunti al loro primo lavoro discografico con rabbia e determinazione.
Il teorema del delirio è un disco pieno e potente che spesso si appiglia al suono degli anni ’90, a quel grunge che sembra in realtà mai morire. Proprio questo genere attualmente pare vivere una seconda giovinezza, forse anche grazie alla longevità dei Pearl Jam, alla chiacchieratissima vita musicale di Chris Cornell ed al ritorno di band quali Stone Temple Pilots e degli stessi Soundgarden; l’Italia non rimane a guardare, e con la recente reunion dei Karma tante nuove band nostrane trovano una scia alla quale accodarsi. Trattandosi di un genere in realtà molto vario, i Neodea riescono a mostrare un ampio ventaglio delle proprie capacità compositive ed esecutive. Potenti riff e coinvolgenti assoli di chitarra si affiancano ad una sessione ritmica duttile ed efficace. Oltre che nella validissima voce del cantante Luca Colombo, capace di dare spessore ed intensità ai testi con un timbro splendidamente rock ed una interpretazione appassionata, la forza dei Neodea sta nella capacità di esprimersi con personalità all’interno di un contesto nel quale i paragoni sono spesso inaffrontabili. E’ difficile reggere il confronto con personaggi (e relative band) come Vedder, Stanley, Cornell o Keenan (il canto e una certa inclinazione al progressive spesso portano alla mente anche i californiani Tool), ma i Neodea riescono ad imporsi con le proprie capacità e la schietta sincerità.
Madre, per esempio, è un emozionante brano dalla dolcissima melodia, che suona all’orecchio proprio come un appassionato tributo ad un genere vecchio ma che sa ancora toccare i giusti tasti del cuore. Scorre lento punta invece sul ritmo travolgente e su provvidenziali aperture melodiche proprio in quei momenti in cui l’ossigeno viene a mancare. Violet cambia ancora le carte in tavola, consentendo ai Neodea di narrare una triste e furiosa storia di un giovane bambino e della violenza subita.
Altra note a favore dei Neodea è la pulizia del suono nel disco, frutto di arrangiamenti misurati, precisi ed un indubbio buon lavoro al mixer da parte di Cristiano Santini: tutto ciò consente un facile ascolto di tutti i brani pur trattandosi di un rock pesante che potrebbe stordire e risultare piatto.
Per i Neodea si tratta quindi di un esordio discografico convincente, che non porterà certamente incredibili ventate di novità nel panorama italiano, ma quantomeno offre qualità: ciò di cui realmente c’è bisogno.
Credits
Label: Black Fading/Action Directe – 2009
Line-up: Luca Colombo (voce) – Federico Valisi (chitarre) – Igor Mihalji (basso) – Emiliano Coldesina (batteria)
Tracklist:
- Panic TV
- Mascara
- 34 & 2
- Paradisi Artificiali
- Violet
- Dentro
- Madre
- N°9
- Deliri
- Scorre Lento
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