Un viaggio impressionante e suggestivo nella natura, nella selvaggia e perfetta natura. Un itinerario che prova il fisico e la mente al cospetto della forza e della imponenza della montagna, quella con il silenzio, il ghiaccio e la neve, gli animali selvatici e le loro impronte, l’apparente immobilità degli alberi, la gravità sfidata dal suolo.
Questo è il viaggio che ha percorso Lorenzo Bracaloni – The Child of a Creek. In una giornata invernale l’esperienza vissuta tra le montagne ha dato vita a questo album ricco di suggestioni sottili ma potenti.
Find a shelter along the path è un vero e proprio rifugio lungo un sentiero, un giaciglio in cui riposarsi e lasciare aprire la mente durante i frenetici percorsi della vita. Una finestra su un mondo dimenticato dai più, descritto con passione sincera e curiosa.
I dettagli sono le perle di questo disco: rendono l’ascolto gradevole ed appassionante. Sound tipicamente folk e psichedelico, il tutto suonato esclusivamente dall’autore che si è occupato anche di registrazione e mixaggio chiuso nella sua tavernetta.
Pare che per The Child of a Creek la composizione musicale sia come un’esperienza mistica, che in questo caso lo mette in contatto con i suoni uditi e le situazioni vissute in quel lungo arduo cammino che ricorda gli algidi scenari della tragica impresa di Christopher McCandless (Alexander Supertramp) romanzata in Into the wild di Jon Krakauer e portata su pellicola dalla regia di Sean Penn.
Un disco che scorre lento, che accompagna con il suono lieve della chitarra acustica e della voce, gli effetti che ricordano il vento, il flauto che suona come il verso di un uccello, le percussioni soffici come passi nella neve. Un disco difficile, per niente immediato, ma di enorme intensità.
Credits
Label: Seahorse Recordings / Red Birds Records – 2010
Line-up: The child of a creek (chitarra acustica 12 corde, chitarre acustiche, chitarre elettriche, piano zither, flauto, piano elettrico, balalaika russa, sintetizzatori, percussioni, voce)
Tracklist:
- Winterland
- Where the cold wind blows
- The golden light
- On the shoulders of the tall mountain
- The silent valley
- Aurora
- Wolves are good friends
- Sad songs of the season
- Secret passages
Links:Sito Ufficiale,MySpace
Non ascoltavo un album cosi bello,di questo genere acustico,mistico,da seligpreisung dei popol vuh di Florian Frike…per quanto tempo ho cercato musica cosi’ emozionante ed intima, ma nello stesso tempo universale, naturale, cosmica
spero che Lorenzo continui
Nicola