Come Palahniuk nei capitoli di Portland Souvenir conduce il lettore alla scoperta delle particolarità di una città anomala, allo stesso modo il duo calabrese, che al libro ha rubato il nome, mette in fila quattro tracce per presentarsi. Non una dichiarazione d’intenti, ma un naturale fluire di melodie e sensazioni.
Sensazioni, sì, perché siamo di fronte ad un Ep fortemente sensoriale ed evocativo che, pur brillando anche sotto l’aspetto tecnico, travolge l’ascoltatore e con delicatezza si insinua. Onirico e magnetico, l’Ep si snoda tra suoni eterei e rimandi che sembrano arrivare da lontano, da un Nord Europa freddo e prolifico, per esempio. Ma lasciamo perdere i paragoni e le definizioni di genere, ché non sempre incasellare tra pop, post-rock, indie-rock aiuta a capire.
Intenso senza essere stucchevole, l’esordio dei Portland Souvenir (che proprio esordienti non sono, dato che arrivano da esperienze come I am E e Camera 237) danza perfettamente in equilibrio tra emozione e precisione tecnica. Le idee ci sono e sembrano già ben delineate. Non resta che gustarsi queste tracce nell’attesa di ulteriori produzioni, con l’augurio che le intenzioni rimangano così chiaramente messe a fuoco.
Credits
Label: III Records !? – 2010
Line-up: Ignacio Nisticò – Ermanno Valeriano
Tracklist:
- Are you my lady, are you?
- Some day one day
- Unsolved
- Portland souvenir
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