In questo piovoso inizio di Ottobre sono tornati gli Edwood. Dopo i precedenti dischi apprezzati da pubblico e critica, oltre al percorso parallelo intrapreso con il progetto Intercity, la band bresciana pubblica un disco di altissimo livello con la nostrana aCupintheGarden.
Il pop venato di post-rock degli Edwood ormai ha un marchio di fabbrica riconoscibile e rodato, contraddistinto dalla superba capacità di suonare al contempo lievi ed intensi. Il suono degli Edwood ad ogni produzione risulta più ricco e vario, ed è così anche per Godspeed, un disco che è un viaggio claustrofobico ed arioso, in un mondo tenue e tagliente, cupo e colorato.
Nell’equilibrio di questi componenti musicali, emozionali e poetici, i dieci brani dell’album si susseguono in un flusso continuo e dolceamaro. La graffiante chitarra di Meet someone else segna un incipit pieno e coinvolgente. Il ritmo è serrato, la voce è algida e quasi impersonale, la musica si ripete ossessiva in un crescendo che giunto al culmine si tuffa nel vuoto, sparendo. I brani che seguono sono dei gioielli di algida perfezione, come la delicatissima Millions, aggraziata dalla lieve e tiepida voce di Sara Mazo dei mai abbastanza amati Scisma. Immediata e capace di fissarsi nella mente, con quella musicalità delle parole e quelle immagini semplici e toccanti che solo una grande canzone può avere: Loveless, con i suoi soli due minuti e ventitrè, se avesse un’altra patria sicuramente sarebbe già in continua rotazione radiofonica. Onirici e psichedelici, gli Edwood di Galaxies si perdono nel pop e nell’amore (“love is a sound to switch off, tell me where is the truth“): una lunga coda strumentale volteggia e si innalza nello spazio sostenuta dalla batteria e dai suoni elettronici. Più dinamica e radiosa, Miss sunshine anticipa la tenue Godspeed e la sua chitarra acustica. L’ultimo brano del disco, dopo qualche secondo di silenzio, cela una ghost track sognante e spensierata. Claphands ed un fondo musicale pieno ed arioso mettono in risalto il sorriso con il quale si vuole chiudere questo album.
Godspeed è una prova superata a pieni voti dalla band bresciana, capace di mettere sul tavolo tutti gli ingredienti utili per realizzare un lavoro impeccabile. Gli Edwood sono portatori di una pacata eleganza compositiva, assai rara nel contesto musicale italiano. Una qualità che brilla di luce propria in questo prezioso disco.
Credits
Label: aCupintheGarden – 2010
Line-up: Fabio Campetti (voce, chitarra) – Michele Campetti (chitarra, elettronica) – Pierpaolo Lissignoli (batteria) – Stefano Stefanoni (basso) – Alessandro Balotta (elettronica)
Tracklist:
- Meet someone else
- Caravan#1
- Happy together
- Millions
- Loveless
- Galaxies
- The pianist
- Crocodiles
- Miss sunshine
- Godspeed
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