Di quello che muta e mutando conduce intatte la sostanza e il vagito di ciò che è stato. Di quanto mutando non conduce conforto ma stimolo, uno sguardo ulteriore posato ai chiaroscuri, a quel nero di seppia che non è siccità, non avanzo. Dell’immagine e del fermare l’attimo al movimento, del preservarlo nel movimento. Cosa è cinema e cosa musica non importa, non qui. Scorrono le sensazioni, ora ombra ora luce, tenute in alto dalle braccia forti di preziose melodie e tappeti strumentali consoni al piacere del gusto, quello primordiale dei colori primari, quello speculare dell’ossigeno che rigenera. Folk denso, contaminato, entropico, cui sottende un concetto d’ordine che scardina le abitudini dell’ascolto. I Grimoon autografano questo terzo album con inchiostro di china: c’è qualcosa di aristocratico ed insieme polveroso nell’atmosfera che Super 8 riesce a creare. La produzione di Scott Mercado (Black Heart Procession, Album Leaf; Manouk) non soffoca l’istinto creativo del gruppo: ne indovina le urgenze, la solidità stilistica e le fissa in tratti somatici distintivi. Nessun rumore, nessuna distorsione, nessuna crudezza: canzoni ben scritte, complesse di varietà, capaci di schiaffi morbidi, di insolita maniera poetica. Leggerezza e cupezza danzano fra le righe dei testi, negli arrangiamenti, nelle posture vocali, fra i tempi verbali dei significati: è sottile la linea che lega fra loro i dodici pezzi; è una linea d’amore-morte, un filo delicatissimo, quello della verità, la verità che quasi mai si osa, che spesso si tace, ci viene taciuta. Restano sulla pelle, fin dal primo ascolto, il violino amniotico di Orfeo, , l’idea del volo di Tournesol, il respiro di La maison du photographe, il siero ipnotico di La ballade du pêcheur avegle, la fragranza onirica di Amour. (Restano appese alle ciglia le intuizioni, il surreale, di Neera, secondo film per i Grimoon, lungometraggio di novanta minuti, completamente autoprodotto, distribuito su DVD con il disco).
Credits
Label: Macaco records – 2010
Line-up: Alberto Stevanato (chitarra acustica, xylofono, voce) – Solenn Le Marchand (synths vintage, accordion, voce) – Erik Ursich (basso, synths vintage, mellotron, percussioni) – Claudio Favretto (accordion, organo, piano rhodes) – Samuele Giponi (batteria) – Andrea Iseppi (violino, xylofono). Registrato al Macaco Country Studio di Preganziol (TV). Mixato al Black Mirror Studios di Udine da Francesco Donadello e Scott Mercado. Prodotto da Scott Mercado
Tracklist:
- Orfeo
- La maison du photographe
- Le bal des ombres
- Tournesol
- Mélodie
- La ballade du pecheur aveugle
- Super 8
- Amour
- Le temps des reves
- Mille lumières
- Partisan
- Je me transforme
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