E’ davvero magnifico incappare in dischi come questi. E pure le parole faticano ad essere sputate su una tastiera perchè quando giungi al termine di una giornata stremante e nelle orecchie partono dischi come questi, vorresti solo stare immobile e lasciarti trasportare dalle onde sonore, alla deriva.
La musica dei King me echeggia da undici anni in terra olandese, spingendosi fino agli lontani Stati Uniti o alla più vicina Slovacchia. L’Italia, però, li ha scoperti solo ora grazie all’etichetta toscana Acupinthegarden che ha onore e merito di portare nel nostro territorio un qualcosa di prezioso che si presenta camminando verso di noi in punta di piedi.
Così inizia Them brawlers, con l’introduttiva e sognante The freshmaker, con la sua voce quasi sussurrata che poi esplode nelle chitarre di Oh how I want you now. Rock sporco ed elegante, dalle tinte scure ed una voce affascinante: questi sono solo una parte degli ingredienti che i King me utilizzano nel loro sesto disco.
L’intensità sonora di You should wear a dress si costruisce su una melodia semplice e delicata; tromba percussioni ed effetti elettronici vanno ad innalzare la passione che trasuda da questo disco. Distorta e satura di suoni, Gimmie lies è un breve ed imponente intermezzo che anticipa la delicatissima Raged nights, vicina al folk ed intensa come un gospel. Dal fare musicale spensierato e colorato, Motor fear si contorna di cori dipingendo paesaggi unici, mentre Red eyes appare perfetta con il suo incedere costante ed ossessivo che riesce ad abbracciarsi alla melodia seguendo in lontananza la scuola dei Velvet Underground.
Lente e delicate, Away and still cold e Thinking of you si avvicinano alla chiusura di questo disco in due modi differenti: la prima più ricca e rarefatta, con archi e voce distorta con un coinvolgente crescendo di emozioni, la seconda essenziale come una voce straziata che canta d’amore. Il disco si conclude con l’eterea All endz, degna e deliziosa chiosa ad un disco che colpisce per la sua delicatezza e per la cura che ogni brano riesce a riversare sull’ascoltatore.
Them brawlers non è un disco da amare, ma è lui stesso che ama chi lo ascolta, e non c’è modo per opporsi.
Credits
Label: Acupinthegarden/Dying giraffe recordings – 2010
Line-up: Michael Milo (voce/chitarra) – Ritske Venema (batteria) – JP van Mulken (basso) – Janneke Milo (tastiere) – Trush Morsink (chitarra) – Leejon Verhaeg (chitarra)
Tracklist:
- The freshmaker
- Oh how I want you now
- You should wear a dress
- Gimme lies
- Raged nights
- Motor Fear
- Red eyes
- Away and still cold
- Thinking of you
- All endz
Links:Sito Ufficiale