La logica non euclidea del cospirazionalista, indagata da Gigi Giancursi
C’è un gioco che esprime la logica nella sua essenza più pura. Gli scacchi. I due giocatori si fronteggiano e cercano di portare avanti un loro piano personale con delle regole predefinite. Ognuno di loro cerca di prevedere quale potrebbe essere la reazione dell’altro a fronte di una singola mossa fatta. Un bravo giocatore sa anticipare con il pensiero le mosse dell’avversario e deve assolutamente tenere in conto il fatto di non poco conto di fronteggiare uno simile a lui, ben sapendo di essere prevedibile almeno quanto le mosse altrui.
Per questo il gioco degli scacchi è una metafora della vita stessa e delle conseguenze causa-effetto che ogni nostra azione provoca con le reazioni che susseguono a questa.
Il cospirazionista va oltre.
Non solo prevede le possibilità che il gioco può offrire secondo le regole stabilite che dicevamo all’inizio. Ma le trascende.
Si chiede per esempio se la partita a scacchi non sia un pretesto che l’avversario ha approntato per distoglierlo da qualcos’altro.
Indaga su un piano meta-ludico.
L’avversario sta forse cercando di esercitare la sua influenza attraverso il gioco stesso?
Ha scelto i neri per una ragione simbolica che gli sta sfuggendo?
Lo costringe a questo tavolo perchè forse egli non sia in questo momento in un altro posto?
Dietro l’ultima mossa, torre in A5, si nasconde forse un messaggio criptato?
E, ultime vertiginose questioni, non sta forse cercando di fargli credere tutte queste cose per distoglierlo dalla concentrazione e semplicemente VINCERE la stramaledetta partita di scacchi?
Il cospirazionista è paranoico.
I paranoici sono i più logici tra i disturbati.
Seguono una logica diversa ma pur sempre una logica.
La logica è come la geometria.
Funziona per assiomi.
La geometria non è solo euclidea.
Il cospirazionista è un logico non euclideo.
Un ragionamento come questo è di per sè logico.
Non sembra?
Ma a volte la logica non euclidea funziona meglio di quella euclidea.
E a volte i cospirazionisti hanno ragione ma sono considerati paranoici.
Sicuramente a volte i cospirazionisti non si accorgono che ci sono anche partite normalissime di scacchi.
E a volte le partite di scacchi nascondono metafore per cui forse i cospirazionisti hanno ragione.
Al giorno d’oggi esistono siti di cospirazionisti e siti di debunkers (coloro che negano qualsiasi forma di cospirazione e rimandano ai mittenti le loro paranoie). Messaggi celati dietro semplici notizie, scie chimiche, 11 settembre, complotti ecc. Cercheremo, con estrema fatica, di mettere un po’ d’ordine.
Alla prossima. Fra quanto? Leggere le iniziali delle sei frasi dopo ‘non euclideo’ per scoprirlo…