Finalmente pronto il nuovo album del talentuoso pianista e compositore
Dustin O’Halloran
Lumiere
Release date: 28 Febbraio 2011
Label: Fat Cat Records
Distribuzione: Audioglobe
QUI un’anticipazione del disco attraverso la delicatissima
We Move Lightly – scaricabile gratuitamente
Musicista e compositore statunitense Dustin O’Halloran è, insieme a Sara Lov, l’altra metà dei Devics, band indie-rock in pausa dopo la pubblicazione dell’ultimo fortunato disco, Push The Heart (2006).
Successivamente all’esperienza con i Devics Dustin O’Halloran comincia ad esplorare nuovi territori sonori, intraprendendo un personale progetto di crescita.
Da un passato immerso nell’indie-rock ad un presente nella musica contemporanea e neo classica, il percorso di Dustin è stato lungo e travagliato ma pieno di soddisfazioni.
Nato negli Stati Uniti si è trasferito in Italia dopo essersene innamorato in seguito ad un lungo tour con i Devics ed ha vissuto in Romagna per qualche anno, prima di trasferirsi a Berlino. Proprio nell’isolamento delle campagne tra il ravennate e il faentino Dustin ha sviluppato la sua passione per il pianoforte e per la ricerca di uno stile personale. Frutto di questo percorso sono le pubblicazioni di Piano Solos I e Piano Solos II (Bella Union)
Ad essi seguono lunghi tour in tutto il mondo ed importanti collaborazioni quali quella con la regista Sofia Coppola (che sceglie alcuni suoi pezzi per la colonna sonora del film Marie Antoniette), la colonna sonora di An American Affair di William Olsson e la recente colonna sonora per il film Like Crazy di Drake Doremus, vincitore del premio come miglior film al Sundance Film Festival 2011.
E’ prevista per il 28 febbraio l’uscita di Lumiere, terzo disco di Dustin O’Halloran, attraverso la rinomata etichetta Fat Cat Records.
Prodotto da Dustin e mixato da Jóhann Jóhannsson, il disco si avvale della collaborazione di Peter Broderick al violino e di Adam Wiltzie alla chitarra.
Registrato tra New York, Berlino e Lugo, Lumiere è pura musica delicata, dream pop e minimalismo: un album che rappresenta le emozioni che stanno tra l’udito e la vista.
“With composition, I have always viewed the work as a painter would approach it, adding colors, texture, adding space, painting over the whole thing and maybe leaving just a corner”, come dimostra la performance di Dustin al 50° anniversario del Guggenheim Musem, durante una retrospettiva di Kandinsky.