Sembrano arrivare dal nulla i The XX, giovanissimo gruppo inglese che ha esordito con un disco omonimo poco più di un anno fa. Un successo clamoroso, raggiunto in pochissimo tempo dal quasi totale anonimato e che sembra essere arrivato pressoché senza sforzo con una maturità incredibile. Quello che colpisce di più infatti è proprio questo. XX è un disco bello, di ascolto immediato, coinvolgente, dai ritmi minimali, semplici ma efficaci che subito ti ritrovi in testa e nelle mani, senza essere mai banale. Un disco senza eccessi, né sbavature. È come un romanzo dalla trama perfettamente calibrata, o meglio ancora è come una raccolta di racconti a cornice. 12 pezzi diversi ma uniti, 12 facce della stessa medaglia. Persino l’uso delle voci dei due musicisti-cantanti, Romy Madley Croft e Oliver Sim, sembra non voler turbare l’equilibrio. Nessun acuto, nessun eccesso o virtuosismo. Voci ferme, pulite, misurate che diventano esse stesse strumenti, che dialogano tra di loro in perfetto equilibrio. Dall’inizio alla fine non c’è un brano che non piaccia.
A partire da Intro, vera e propria presentazione dall’idea musicale della band. Pezzo totalmente strumentale, breve. Ammaliante e trascinante, di sicuro ti fa venire voglia di ascoltare il resto. Segue la particolare VRC, atmosfera sognante, melodia di grande immediatezza e impatto, testo ironico. Crystalised è stato il primo singolo della band. Nel video sono tutti vestiti di nero con i loro strumenti in mano, assolutamente immobili, quasi impassibili nei volti illuminati dalle luci e dalle immagini proiettati dietro di loro. Quale migliore rappresentazione della loro musica e del loro modo d’essere? Il brano è di quelli che ti cattura, che dopo il primo ascolto lo stai già canticchiando e lo farai anche molto tempo dopo senza neanche ricordarti perché. Lo stesso si può dire per Islands, non a caso entrambi i pezzi sono stati scelti come colonne sonore di celeberrime serie televisive. Pochi accordi, semplici e diretti, mi verrebbe da dire giocosi. Scura e introspettiva è invece Fantasy, vera e propria visione onirica. La melodia è ridotta all’osso, la voce di Oliver Sim sembra arrivare da lontano. Decidete voi: dolce ninna nanna, o voce perturbante. Seducente è Infinity, soprattutto nelle voci dei due cantanti che sembrano giocare tra di loro in un gioco di conquista.
La sensazione che l’ascolto di questo disco nella sua totalità lascia è quello di un equilibrio formale, melodico, vocale davvero invidiabile, soprattutto per essere un esordio. XX è un disco che puoi apprezzare molto ma che può anche un po’ irritarti per troppa perfezione, troppa misura.
Per l’inizio di questo nuovo anno dovrebbe uscire il secondo album. Restiamo in attesa?
Credits
Label: Young turks – 2009
Line-up: Jamie Smith (beats/production) – Oliver Sim (bass, voice) – Romy Madley Croft (voice, guitar)
Tracklist:
- Intro
- VRC
- Crystalised
- Islands
- Heart skipped a beat
- Fantasy
- Shelter
- Basic Space
- Infinity
- Night time
- Stars
- Hot like fire (bonus track)
Links:Sito
Ufficiale,MySpace